Un abisso. Scafati dilaga contro Napoli, domina il derby rivisto in A dopo 15 anni. Finisce con un eloquente 96-61 in un Palamangano ribollente dove non entrava più neppure uno spillo: 3500 tifosi scatenati che hanno gremito l'impianto appena ampliato. Givova trascinata da Pinkins e Stone monumentali (24 e 11 rimbalzi per il primo, 10 e 11 assist per il secondo), mentre Logan dopo una prima parte difficile si è scatenato nella ripresa con 6 triple. In definitiva una grande prova per la squadra di Caja che inanella la quinta vittoria nelle ultime sei partite e si lancia verso la zona playoff. Napoli invece piange, 5 sconfitte nelle ultime 6 partite la spediscono sempre più giù. Nessuno da salvare per gli azzurri, Howard ha messo su un discreto tabellino (14 punti), ma senza incidere. Per il resto davvero buio pesto e pure Williams, di solito incisivo, è affondato. Una superiorità imbarazzante quella mostrata dai gialloblù di casa, mentre la Gevi esce annichilita dal confronto. Al punto da far intonare dalla frangia di tifosi azzurri, «A lavorare, andate a lavorare». Ora per Napoli c'è il redde rationem, prima che sia troppo tardi occorre fare qualcosa perché la squadra è in caduta libera e all'orizzonte ci sono partite toste. È la faccia di Napoli che va cambiata al più presto. Squadra con pochi punti nelle mani e una scarsa consistenza difensiva. La panchina di Buscaglia è a fortissimo rischio.
Parte forte Scafati (7-2), Uglietti frena Logan costringendolo all'errore e Napoli rientra.