Maradona, pedalata con Diego jr
mercoledì udienza dal Papa

Maradona, pedalata con Diego jr mercoledì udienza dal Papa
di Dario Sarnataro
Lunedì 10 Ottobre 2016, 09:31
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L'incontro con il figlio Diego e con Milik, una passeggiata e molto riposo. Si è consumato in questo modo il primo giorno romano di Diego Armando Maradona, da sabato sera in Italia per partecipare all'evento «Uniti per la pace» che si terrà mercoledì allo stadio Olimpico a partire dalle 21.15. Una giornata serena per l'ex Pibe: in mattinata relax in albergo prima del pranzo, poi l'incontro con Diego junior, con cui i rapporti sono ottimi dopo la riappacificazione dello scorso 25 agosto avvenuta in Argentina: padre e figlio hanno fatto anche un leggero allenamento insieme in palestra, sulla cyclette. Un abbraccio rinnovato, alla presenza delle due compagne, Rocio Oliva e Nunzia Pennino (moglie del napoletano), sottolineata da una frase scritta su twitter dalla consorte di Diego jr con tanto di foto di loro quattro risalente a qualche tempo fa: «La tua vittoria è questo amore». Un affetto riscoperto e rinnovato, tant'è che Diego jr ha lasciato l'Argentina, dove ha partecipato alla trasmissione tv «Showmatch» (una sorta di «Ballando con le stelle» sudamericano), proprio per abbracciare ancora una volta il padre. L'Italia e Roma, insomma, come punto d'incontro per dare ulteriore linfa al loro rapporto, che prosegue, da fine agosto, con contatti continui e proficui. L'ex Pibe de Oro ha inoltre incontrato, nel primo pomeriggio e sempre all'hotel Hilton, anche l'attaccante del Napoli Arek Milik, proveniente da Varsavia per i noti motivi legati all'infortunio. Insieme a loro anche David Pantak, uno dei componenti dell'agenzia F-MG che si occupa del calciatore polacco. Sui social la frase che dice tutto: «Avere gli auguri dal migliore giocatore della storia», come a dire che gli auspici di rapida guarigione sono partiti dalla leggenda del calcio. Un contentino per lo sfortunato Milik, che avrà ricevuto anche gli incoraggiamenti di Diego a non mollare.

L'ex capitano del Napoli, del resto, segue con grande attenzione le vicende azzurre. Non perde una gara, a Dubai assiste alle gare insieme all'amico Stefano Ceci con grande partecipazione e commenta via Facebook quando accade. Del Napoli ha parlato anche in un'intervista concessa al settimanale l'«Espresso», partendo dall'addio di Higuain. «Da tifoso azzurro mi è dispiaciuto che sia andato ad una diretta rivale come la Juve, ma non si può dare neanche la colpa solo al giocatore, che ha le sue responsabilità, ma i colpevoli sono sempre quelli che fanno gli affari, nessuno pensa ai tifosi. Ai miei tempi Agnelli mi ha corteggiato come fa un innamorato, mi disse che aveva offerto 100 miliardi di lire a Ferlaino e che avrei messo io la cifra dell'ingaggio sull'assegno. Gli dissi che non avrei mai potuto fare questo affronto ai napoletani perché mi sentivo uno di loro, mai avrei potuto indossare in Italia una maglia diversa da quella del Napoli». Diego, nell'intervista, si è anche espresso sulla missione cinese di De Laurentiis. «Non ho molto da dire e non sono neanche scandalizzato. La figura del presidente rispetto ai miei tempi è molto cambiata, prima poteva essere pure un tifoso un po' più ricco, ora invece occorre che sia un imprenditore, perché c'è poco da fare, nel calcio di oggi servono molti soldi. Eppure sono abbastanza scettico su figure lontane, geograficamente e dalla storia di una società, dai suoi tifosi e dal suo ambiente».

Diego, dimagrito e in discreta forma, oggi alle 15 potrebbe partecipare alla presentazione dell'evento di mercoledì, fissata in viale Mazzini, in Rai, con la presenza di altri ex campioni che giocheranno la partita di beneficenza. Mercoledì, e non più domani, l'udienza in Vaticano con Papa Francesco, alla quale Diego sarà sicuramente presente. Maradona dovrebbe tornare a Dubai giovedì, chissà però se la vicinanza con Napoli-Roma non gli farà cambiare idea
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