Avellino, Pazienza tiene tutti sulle spine in vista della partita contro il Picerno

Ci sono ancora tre maglie da assegnare: Mulè, Dall'Oglio e D'Ausilio

Il tecnico Pazienza
Il tecnico Pazienza
di Marco Ingino
Mercoledì 27 Marzo 2024, 10:02 - Ultimo agg. 11:24
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A metà settimana, in casa Avellino, non mancano di certo i problemi ma, alla luce di quelli che erano i timori del post gara di Giugliano, sono sicuramente meno gravi del previsto.
Sabato sera contro l'Az Picerno, Michele Pazienza dovrà quasi certamente fare a meno soltanto degli squalificati Michele Rocca e Lorenzo Sgarbi, oltre chiaramente al lungodegente Lores Varela che ieri ha ripreso a correre ad andatura sostenuta lungo il perimetro del Partenio Lombardi.

Insieme a lui, a fargli compagnia con scarpe ginniche ma anche una discreta andatura, è spuntato un po' a sorpresa Michele Rigione. L'ex capitano del Cosenza, a Giugliano aveva lasciato la contesa anzitempo lamentando un problema all'adduttore destro. Sottoposto ad accurati accertamenti radiografici presso lo studio di Domenico Volino, il centrale è stato tranquillizzato dallo staff medico che ha escluso malanni muscolari. Un sospiro di sollievo per il calciatore e lo stesso allenatore anche se contro i lucani, in Irpinia senza gli squalificati Andrea Santarcangelo, Andrea Cadili e Mattia Novella, la presenza di Rigione non è affatto scontata.
A partire da oggi, quando alle 15.30 torneranno a chiudersi le porte a tifosi e curiosi, l'allenatore di San Severo valuterà le sue condizioni.

Al di là dello stato di forma del numero 16, Pazienza potrebbe decidere di intraprendere la strada della prudenza anche perché all'orizzonte si intravedono già i playoff. Pertanto, dovesse come sembra portarlo al massimo in panchina, contro il Picerno ci potrebbe essere l'esigenza di inserire almeno tre volti nuovi nella formazione iniziale rispetto a quella schierata a Giugliano.
Tre posti da coprire per altrettanti calciatori da rilanciare, in pratica uno per reparto. Quanto basta per registrare un'intensità maggiore negli allenamenti da parte di tanti calciatori finora scarsamente utilizzati.
In difesa, ad esempio, Erasmo Mulè, che nel girone di ritorno si è visto solo nel primo tempo a Potenza, intravede qualche speranza al pari di Thiago Cionek. L'effetto sorpresa, ma anche la scelta di recuperare alla causa qualche altro centrocampista, potrebbe tuttavia spingere Pazienza a travestire nuovamente Marco Armellino da regista difensivo con ai lati Tommaso Cancellotti e Paolo Frascatore che in questa fase appaiono inamovibili.

In questo caso, di riflesso, diventerebbe ancora più sfrenata la corsa in mediana dove Luca Palmiero resta comunque in pole position per riprendersi la cabina di regia davanti alla difesa con Antonio De Cristofaro a destra e uno tra Marco Armellino o Jacopo Dall'Oglio in luogo di Rocca.
Pure in questo caso, tuttavia, Pazienza ha in mano un'alternativa a sorpresa rappresentata da Daniele Liotti. L'ex reggino, sempre più convincente e padrone della corsia mancina, potrebbe agire da interno con Fabio Tito o Michele D'Ausilio a sinistra.

Per l'ex Cerignola si tratterebbe dell'ennesimo sacrificio in un ruolo non propriamente suo.

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Chiaramente, potendo scegliere, l'attaccante milanese preferirebbe agire da seconda punta al fianco di Cosimo Patierno. Anche in questo caso, però, a sperare di affiancare l'ex Francavilla ci sono sia Gabriele Gori, esattamente come ha fatto contro il Brindisi, che Raffaele Russo. Per tutti, ma in particolare per otto elementi da tempo non più titolari ma adesso in odore di un'altra occasione per dare una svolta alla loro stagione pure in previsione dei playoff, ci sono comunque ancora tre allenamenti per provare a convincere Michele Pazienza che, pur avendo incassato l'ennesimo atto di fiducia da parte della dirigenza, dopo la sconfitta di Giugliano sta vivendo una sua personale settimana di passione calcistica.

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