Beneveto, Strega al bivio: serve la svolta

Dopo il k.o. contro il Monopoli in casa, i giallorossi ridimensionano i sogni

Il Benevento calcio
Il Benevento calcio
di Luigi Trusio
Lunedì 25 Marzo 2024, 09:52
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Prima o poi doveva accadere. La rincorsa del Benevento si è arenata sul più bello, ma era evidente che la squadra di Auteri, un giorno o l'altro, pagasse lo sforzo. È successo contro un avversario di modesta caratura (ma imbattuto da un mese), ma poteva capitare contro chiunque.

Gli ultimi risultati avevano illuso qualche inguaribile ottimista in merito alla rimonta, ma la verità è che, con 6 punti di vantaggio a 5 giornate dalla fine, solo la Juve Stabia poteva perderlo questo campionato. Alla fine i gialloblù hanno meritato di vincerlo perché sono stati i più costanti, quelli che nei momenti decisivi, a differenza di Benevento e Avellino, non hanno mai fallito.

Ora per la matematica certezza alle "Vespe" basterà battere in casa il Messina e pareggiare al "Ciro Vigorito" per festeggiare addirittura con tre gare d'anticipo la promozione diretta in B. Nel frattempo ai giallorossi non resta che leccarsi le ferite e provare a ripartire, dimenticando in fretta una partita in cui molte cose non hanno funzionato. C'è un secondo posto da salvaguardare (ancora 4 le lunghezze di vantaggio sull'Avellino e 7 quelle sul Picerno quarto che alla prossima si incroceranno nello scontro diretto al "Partenio-Lombardi") e una lotteria playoff da affrontare con la necessaria serenità e forti motivazioni. Incidente di percorso?

Può essere, dopo 13 risultati utili (9 successi e 4 pareggi) ci può stare. Le ultime prestazioni casalinghe, tuttavia, hanno lasciato un po' a desiderare. Contro Cerignola, Foggia, Messina e Monopoli il Benevento si è ritrovato spesso con la manovra imbrigliata, stesso discorso per il primo tempo contro il Sorrento.

Se gli uomini di Auteri non trovano il guizzo per stappare la partita, le cose si complicano. Gli avversari utilizzano tutti il medesimo atteggiamento contro i giallorossi: li vanno a prendere alti impedendo il fraseggio, e poi indietreggiando intasano gli spazi, ostruendo traiettorie di passaggio e lasciando poco tempo per ragionare. Se il Benevento non supera il primo pressing velocizzando la circolazione, rischia di trovare chiusi tutti i varchi. E allora le soluzioni sono soltanto due.

La prima è il lancio lungo dalla retrovie destinato a diventare un regalo per gli avversari nel momento in cui non c'è in organico un attaccante in grado di giocare spalle alla porta, proteggere palla, far salire la squadra, smistare palloni o prendersi un fallo. Per questioni d'adattamento è costretto a farlo Ciano, ma non lo si può certo definire il migliore in quella veste tra i 7 attaccanti a disposizione. La seconda soluzione è quella di provare ad allargare il gioco sulle fasce, che poi è quella con cui la squadra sembra aver maggiore dimestichezza. Ma anche in quel caso, l'assenza di un centravanti puro, di stazza e peso, un ariete d'area di rigore, finisce con il complicare le cose.

Le uniche azioni pericolose sono nate da manovre palla a terra. Per far fronte a questo difetto di fabbrica, che si evidenzia soprattutto in casa contro squadre che tendono a chiudersi e a rompere il gioco, occorre trovare i giusti palliativi. Quanto alle scelte in termini di uomini, appare chiaro ormai che se non la sblocchi con Ciano e Ciciretti dentro dall'inizio, poi risulta difficile pescare imprevedibilità dalla panchina. Sui cambi, molto criticati gli innesti di Marotta e Carfora come il mancato impiego di Ferrante, ma prendersela con Auteri non ha molto senso.

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Testa al Monterosi, che perde l'ex Eusepi (rosso diretto a Francavilla e pertanto squalificato) oltre al gigante Vano già infortunato, più Verde arrivato al quinto giallo e Scarsella uscito anzitempo per noie muscolari. Auteri ritroverà Pinato ma c'è grande preoccupazione per Lanini, sostituito nell'intervallo per una distorsione alla caviglia. Ieri mattina si è presentato al campo in stampelle e con l'arto gonfio, stamani gli esami strumentali. Prima della seduta di scarico domenicale, riunione tra Carli, staff tecnico e calciatori in cui è stata ribadita la ferma volontà di voltare subito pagina. Oggi riposo, domani la ripresa con una seduta pomeridiana a porte aperte.

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