Due prestazioni che hanno fatto scattare un primo allarme. Il Benevento ha quattro gare a disposizione per ricompattarsi, mettere sotto chiave il secondo posto e arrivare ai playoff con il morale alto. Due derby di fila, per due lunedì successivi, uno più infuocato dell'altro e altrettante missioni: impedire alle «vespe» di festeggiare la B al «Ciro Vigorito» e proteggere la piazza d'onore dall'assalto dei «lupi».
A distanza di poco più di tre mesi ci sono di nuovo problemi in attacco con tensioni da gestire all'interno del reparto e prove al limite dell'imbarazzo da parte di molti interpreti. Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo, quando la squadra di Andreoletti faticava da matti a vedere la porta e a concretizzare le occasioni (per la verità anche a crearne, mentre quella di Auteri almeno da questo punto di vista appare maggiormente produttiva). Da chiarire anche le scomode posizioni di Bolsius, escluso dai convocati per scelta tecnica e Ferrante, spedito in tribuna per scelta societaria. Con Lanini out per circa un mese (confermata la lesione ai legamenti della caviglia) e Ciciretti da valutare, le opzioni per Auteri stanno per ridursi davvero all'osso. E il rischio di caricare il peso dell'attacco su un giovane come Perlingieri, esattamente come accaduto con Carfora lo scorso anno (senza peraltro cavare un ragno dal buco) comincia a farsi più che concreto ed è assolutamente da evitare.
Ieri, alla ripresa degli allenamenti all'antistadio «Imbriani» Ciciretti era regolarmente in gruppo, ma poi si è fermato di nuovo. Ancora una volta a causa dell'adduttore che lo aveva già limitato la scorsa settimana. Assente anche Marotta, colpito da un fastidioso virus influenzale. Da quando c'era opulenza e l'imbarazzo della scelta, al momento, in attesa che si faccia luce sui casi Bolsius e Ferrante, risultano disponibili solo Ciano, Starita e i due giovanotti Carfora e Perlingieri. Onestamente pochi in vista di uno sprint finale dove servirà mettere in campo esperienza, fame e cattiveria agonistica. Sarebbe interessante anche capire come mai Auteri abbia optato per il trequartista a Teramo sabato scorso. Lo ha fatto perché tra quelli disponibili non riteneva di avere tre uomini all'altezza di giocare nel tridente o per concedersi una variabile tattica che gli consentisse di cogliere di sorpresa l'avversario?
Lunedì sera arriverà la risposta, ma prima bisogna capire in che modo il tecnico intenda risolvere quell'anemia offensiva contro cui il suo predecessore nulla aveva potuto. Contro gli stabiesi mancherà pure Simonetti per squalifica, in virtù di quel giallo (quasi arancione) rimediato al «Bonolis», per un fallo tanto ingenuo quanto inutile da cui poi è scaturito il calcio piazzato che ha originato il gol del pari dei laziali. Al suo posto dovrà essere ripescato uno tra Masciangelo e Benedetti, entrambi da tempo relegati al ruolo di comprimari. Per il primo una sola presenza dall'inizio nelle ultime 6 gare, per Benedetti una nelle ultime 11.