Nei pensieri di Ancelotti, alla vigilia della sfida per la Champions contro il Liverpool, non ci saranno quelle sfide contro Klopp vissute da allenatore del Napoli nel 2018. Ma in quelli dei tifosi azzurri sì. Perché il secondo e ultimo match del girone, perso per 1-0 ad Anfield Road, segnò il primo negativo momento del periodo ancelottiano sulla panchina azzurra. Un anno dopo avrebbe perso il posto, non perché vi fu un'insurrezione popolare, ma perché De Laurentiis capì che la squadra non seguiva il suo tecnico, contestandone i metodi di lavoro, ancor di più dopo la rivolta di inizio novembre.
Nella prima partita del girone Champions il Napoli aveva battuto il Liverpool al 90' con una prodezza di Insigne, dopo una notte di sofferenza. Fu un'esplosione di gioia, si accese la speranza di una stagione indimenticabile dopo quella vissuta con Sarri, che nonostante i 91 punti non riuscì a coronare il sogno scudetto.
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Ancelotti ha stabilito nuovi record nelle scorse settimane, ad esempio quello di essere l'unico allenatore al mondo ad aver vinto in cinque Paesi differenti. E conquistando anche questa Champions diventerebbe il tecnico ad averne collezionate di più, 4.