Napoli, Manolas difende Koulibaly:
«E Ibrahimovic sarebbe il benvenuto»

Napoli, Manolas difende Koulibaly: «E Ibrahimovic sarebbe il benvenuto»
Venerdì 25 Ottobre 2019, 13:47 - Ultimo agg. 14:36
2 Minuti di Lettura
«A Salisburgo una grande gara, abbiamo giocato per vincere sin da subito». Kostas Manolas era in tribuna in Austria ma ha festeggiato insieme con i compagni una vittoria fondamentale per la stagione. «Loro sono molto forti, in casa quasi insuperabili. Siamo stati bravi a segnare il terzo gol reagendo al secondo pari». Un gol nel segno di Insigne. «Leggo di litigi nello spogliatoio, ma se non si litigasse significherebbe avere uno spogliatoio morto» dice il greco. «Bisogna avere anche confronti ogni tanto. Per me Insigne ed Ancelotti non hanno mai avuto problemi, Lorenzo è il nostro capitano e se sta bene può farci vincere le partite. Siamo un gruppo forte che non ha fatto vedere ancora il suo meglio. Qui tutti sono titolari, piano piano cresceremo».

LEGGI ANCHE Napoli, vola il ranking Uefa: azzurri meglio di Juve e Real Madrid

Un gruppo che può contare sulla coppia Manolas-Koulibaly. «Kalidou è straordinario, le critiche che gli sono arrivate non sono giuste. Deve continuare a giocare come sa per essere sempre protagonista. Gli faccio i complimenti per la nomination al Pallone d’Oro, non è facile per un difensore. Luperto ha un futuro, è un calciatore serio e fa sempre il suo dovere in campo. A Napoli ci sta tranquillamente», ha continuato a Radio Kiss Kiss. «Napoli è difficile come lo era Roma, ma non mi fa paura la pressione. Abbiamo tanta personalità in questa squadra».

LEGGI ANCHE Champions, il Napoli fa festa in rete: «Grinta e cuore, vittoria importante»

Testa alla Spal, dove però lui non ci sarà. «Non mi sono allenato oggi, ho ancora dolore alla costola e non ci sarò domenica in campo. Poi vedremo», ha annunciato.
 
 

«Sarà tosta, dobbiamo non pensare più al Salisburgo e capire che in campionato non esistono partite facili. È una gara da vincere. In avanti abbiamo tanto potenziale con calciatori come Mertens e Milik. Ibrahimovic? Non ci sarebbe bisogno di accoglierlo, si accoglie da solo. È l’attaccante più forte mai incontrato, sarebbe il benvenuto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA