Nuovo allenatore Napoli, De Laurentiis: «Gasperini è bravo, lo seguo sempre»

I complimenti di De Laurentiis all'allenatore della Dea

De Laurentiis con il presidente Mattarella al Quirinale
De Laurentiis con il presidente Mattarella al Quirinale
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 10 Maggio 2024, 07:21 - Ultimo agg. 11 Maggio, 09:36
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La regola del tre, il numero perfetto: la sintesi del pari (2) e del dispari (1). Tre, come i nomi che restano in pole position per la panchina del Napoli (tutti ancora sotto contratto con i rispettivi club di appartenenza). Tre, come gli anni che Aurelio De Laurentiis offre al nuovo nocchiero azzurro (2, più l’opzione unilaterale da parte del Napoli per un altro anno) e tre come i milioni di stipendio a stagione (escluso bonus corposi e fissati in realzione agli obiettivi) che il patron della Filmauro è pronto a riconoscere all’allenatore del futuro. Poi c’è sempre la variabile Conte che è l’eccezione - sotto tutti i punti di vista - che conferma la... regola (del tre). Al tempo.

I nomi sul taccuino di DeLa ormai sono arcinoti. Si va da Stefano Pioli a Vincenzo Italiano che rappresenterebbero la continuità tattica sul solco della difesa a 4 e di un modulo a trazione anteriore. Fino ad arrivare a Gian Piero Gasperini che invece significherebbe una mezza rivoluzione sotto molti a aspetti.

A partire dallo spartito tattico, visto che il Gasp è un integralista della difesa a 3 con cui sta facendo cose egregie a Bergamo ormai da otto stagioni. Il tecnico dell’Atalanta però è ancora in piena corsa su più fronti, ha ancora un anno di contratto con la Dea e bisognerà capire quanto la famiglia Percassi sia disposta a lasciarlo andare l’anno prossimo. Sta di fatto che i sondaggi ci sono stati da tempo con tutti e tre gli allenatori in questione (a cui non va dimenticato Conte che è stato il primo ad essere contattato a novembre scorso). Il Gasp ha un ingaggio di circa 3,3 milioni a stagione con il club orobico ed il Napoli è pronto a fargli un’offerta simile fino al 2027, con incentivi in caso di qualificazione in Champions, cammino in Europa e in coppa Italia e posizione in campionato (oltre ad altri bonus). 

L’investitura 

Per il 66enne allenatore di Grugliasco (in Piemonte) sarebbe un approdo con 13 anni di ritardo rispetto all’ultima volta quando aveva già raggiunto l’intesa con il patron che voleva esonerare Mazzarri, salvo poi tornare sui suoi passi. Oggi il discorso è diverso. È stato lo stesso De Laurentiis a lanciare chiari segnali di apertura ieri pomeriggio a margine del lodevole evento per la lotta ai tumori al seno “Race for the Cure” tenutosi al Quirinale, a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nella Capitale, dopo avere preso parte all’evento, il presidente del Napoli ha parlato di calcio, del Napoli e di... Gasperini. «Vedo sempre le partite dell’Atalanta con grande interesse perché ha un bravissimo allenatore, degli ottimi giocatori e fa un calcio molto interessante». Indizi eloquenti che testimoniano la grande stima di Adl nei confronti del Gasp. Ma il patron del Napoli è anche un abile prestigiatore, sa bene che è meglio avere più assi nella manica per evitare di correre il rischio di rimanere con le carte in mano... 

Il casting 

Facile immaginare che se gli fosse stato chiesto di Italiano o di Pioli (così come di Conte) avrebbe usato parole di elogio altrettanto simili. Del resto, lo ha già fatto con tutti i nomi in questione, sebbene in momenti storici diversi. Ecco che la candidatura di Stefano Pioli sulla panchina del Napoli resta sempre tra le più accreditate. Il tecnico lascerà il Milan a fine campionato, dopo aver vinto uno scudetto in rossonero, conquistato una semifinale di Champions (proprio ai danni del Napoli di Luciano Spalletti) ed ottenuto quest’anno la qualificazione alla prossima coppa dalle grandi orecchie. Il tecnico emiliano, 59 anni, non intende certo rimanere sul divano l’anno prossimo e dopo avere discusso la buona uscita con il Diavolo potrà sedersi al tavolo della trattativa con De Laurentiis. Discorso simile anche per Italiano che ha conquistato la sua terza finale in due anni con la Fiorentina, che lascerà la Viola a fine campionato e valuterà le offerte pervenutegli (ci sono anche Torino ed eventualmente Bologna su di lui).

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