Allan non vuole fermarsi più:
nel mirino Seleçao e Mondiale

Allan non vuole fermarsi più: nel mirino Seleçao e Mondiale
di Roberto Ventre
Lunedì 30 Ottobre 2017, 10:20 - Ultimo agg. 10:32
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Nel gol al Sassuolo c'è tutto Allan, che sta giocando sempre più a livelli di nazionale e sogna una chiamata del Brasile: caparbietà, pressing e grande cuore. Un gol fortemente voluto con quel pallone rubato di forza a Sensi e poi messo alle spalle di Consigli. Forza fisica, grinta, tempi giusti nell'intervento: un vero e proprio break per rubare palla e far gol, quello dell'1-0 degli azzurri. «Il mister ci chiede sempre di essere aggressivi su palla vagante, proviamo a farlo sempre: sono contento che sono riuscito a fare gol», descrive così la sua rete al Sassuolo, seconda stagionale dopo quella messa a segno nel derby con il Benevento, anche in quell'occasione la prima della partita.
 
 

Il migliore in campo, ancora una volta: in questa stagione il brasiliano vola, livelli di rendimento stratosferici e soprattutto un grande continuità. Il leone del centrocampo, il mediano che lotta su ogni pallone e non si arrende mai. «Se vogliamo essere una grande squadra dobbiamo essere concentrati tutta la partita ed evitare anche il minimo errore e fare sempre meglio», spiega a fine partita ed è questo proprio il suo spirito.

Allan è stato sempre spinto da questa grande forza di volontà, dopo gli anni di Udine è arrivato a Napoli nella prima stagione di Sarri: questo è il suo terzo anno, finora decisamente il migliore a livello personale, oltre che di squadra per i risultati del Napoli. Uno dei protagonisti di queste prime undici partite di campionato, uno di quelli che ha dato un grande contributo per questo primato in classifica degli azzurri con tre punti in più su Juventus e Lazio, in attesa poi della sfida di stasera dell'Inter al Bentegodi contro il Verona.
 
L'umiltà è la sua dote migliore, ecco perché non si illude certo per il primo posto e sa che la lotta per lo scudetto è ancora lunga. «Siamo tutte lì: è un campionato particolare. Noi proviamo a guardare solo a noi stessi e ai prossimi avversari, cerchiamo sempre la vittoria, alla fine vedremo dove saremo: è presto per parlare di scudetto. Dobbiamo guardare domenica dopo domenica. A marzo si tireranno le somme. Ora testa al Manchester City». Già, gli impegni si susseguono, mercoledì al San Paolo c'è il Manchester City di Guardiola, una partita diventata fondamentale per il passaggio agli ottavi di finale: gli azzurri persero di misura all'Etihad Stadium (1-2) riuscendosi a rimettere in partita dopo un avvio molto difficoltoso (due gol in avvio, poi altre clamorose occasioni del City). «Il Manchester City? È un avversario difficile, sarà una partita complicata, cerchiamo di prepararla bene per riuscire a strappare la vittoria», spiega il mediano che corre per due e non si ferma mai dando un contributo essenziale in fase di non possesso ma anche di spinta.

Parole chiare, il brasiliano non è tipo di mezze misure: punta al massimo obiettivo nella partitissima contro la corazzata di Guardiola. Ci vorrà il Napoli al top, quello che lotta, corre e pressa con lo spirito di Allan, il grande trascinatore nel 3-1 al Sassuolo. «Una vittoria importante contro una squadra tosta: abbiamo fatto una buona partita, tutta la squadra ha fatto una grande prestazione. Facciamo un grande pressing, giochiamo vicini, stiamo facendo bene», dice sottolineando però l'aspetto negativo, la cosa che non ha funzionato al meglio contro il Sassuolo dell'ex capitano Paolo Cannavaro: «Abbiamo fatto un buon primo tempo, peccato per il gol subito. Dobbiamo chiudere prima le gare per non rischiare».