Sarri e il futuro: «Il mio lavoro
a Napoli non è ancora finito»

Sarri e il futuro: «Il mio lavoro a Napoli non è ancora finito»
Martedì 30 Maggio 2017, 16:09 - Ultimo agg. 18:20
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In occasione della consegna del premio Bearzot al Coni a Roma, Maurizio Sarri ha parlato della stagione del Napoli che si è appena conclusa.

«Come si fa a coniugare spettacolo e vittoria non lo so perché non abbiamo vinto. Abbiamo fatto partite divertenti e penso che alla base ci si debba divertire in campo durante gli allenamenti e durante le partite e non sempre è semplice. Ho la fortuna di avere 25 ragazzi cresciuti ma che sono bambini dentro. L'ultima cosa che penso quando vado all'allenamento è che devo andare a lavorare, ed è una grande fortuna. Dedico il premio ai tifosi perché per ora non ho ancora avuto modo di dedicare loro nessuna vittoria. Ho visto una mentalità diversa del nostro calcio, si è lottato fino all'ultimo. Tatticamente non siamo inferiori a nessuno. In questo momento il problema della clausola non esiste. La mia sensazione è di non aver finito il mio lavoro a Napoli ed è un lavoro da finire».
 


Mertens prima punta. «Gonzalo nel suo ruolo è un fuoriclasse assoluto, ma io ero fiducioso sulle possibilità di Mertens. Da qui a dire che avrebbe fatto 33 gol, sarebbe stato troppo ottimistico. Quando si è fatto male Milik, però, abbiamo impiegato qualche partita per ritrovare i nostri equilibri. Quando un giocatore è forte è forte, in qualunque zona del campo. Ha trovato l'umiltà di trovarsi in un ruolo per lui nuovo. L'ha fatto con determinazione. Mertens e Milik possono giocare insieme, ci sono momenti della partita nei quali sarà necessario. Fortunatamente in questo finale di stagione non ne abbiamo mai avuto la necessità». 

Mercato. «Andare a prendere giocatori più forti di questi è una cosa folle dal punto di vista economico. L'unica speranza è che i giovani continuino a crescere. E la strada è questa: continuare a prendere giovani talenuosi e farli crescere per tenere inalterato il valore di questa squadra».
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