Scudetto Napoli, De Laurentiis e i progetti per Champions e serie A

Il patron azzurro immagina un campionato italiano a 16 squadre

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis
di Pino Taormina
Venerdì 3 Marzo 2023, 17:11 - Ultimo agg. 4 Marzo, 09:06
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Da un campionato chiuso con pochi membri permanenti, la Superlega promette (ma nessuno pensa di stare dietro agli organizzatori) di diventare un torneo aperto. Bernd Reichart ha stilato i «dieci principi per un campionato europeo di calcio» che potrebbero andare a prendere il posto della Champions. A dire il vero, da anni Aurelio De Laurentiis immagina un torneo (più o meno) simile, con partite di solo andata da giocare tra le prime cinque o sei classificate dei principali campionati d’Europa (quindi non più di 30-26 squadre). Ma il progetto Superlega non lo ha mai davvero affascinato - per questo non ha mai voluto prendere parte ai tavoli tecnici proposti da Agnelli - ma al tempo stesso anche nei confronti dell’Uefa ha sempre avuto parole anche dure. Neppure l’attuale formula della Champions gli piace: poche gare e con quei sorteggi che possono aiutare a far strada o a fermarti a seconda dell’euroavversario pescato dall’urna che davvero non gli piacciono per nulla. Vuola un'unica coppa, senza Europa League o Conference. 

E l’aspetto che più fa fatica ad accettare è legato alla distribuzione dei proventi da parte dell’Uefa che, come organizzatore, fa la parte del leone lasciando ai club, veri protagonisti, quelle che lui considere delle briciole dell’enorme montepremi.

Il piano del patron azzurro passa anche da un altro aspetto che appare insormontabile: la riduzione della serie A a 16 squadre (nè la Lega né la Figc lo considerano una priorità).

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«Credono che ridurre le partite possa produrre una riduzione degli introiti, ma non è così», spiega a ripetizione. Ma c’è dell’altro: De Laurentiis ha creduto davvero all’opera di riforma che avrebbe potuto fare l’Eca, assumendo anche incarichi di vertice. Ma anche qui è rimasto deluso dall'attivi dell'associazione.

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