Atalanta-Napoli. Le pagelle del Mattino | Si salva Zielinski. Hysaj-Callejon, disastro a destra

Atalanta-Napoli. Le pagelle del Mattino | Si salva Zielinski. Hysaj-Callejon, disastro a destra
di Mimmo Carratelli
Lunedì 3 Ottobre 2016, 08:20 - Ultimo agg. 09:50
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6 REINA
Il pastrocchio della difesa (Koulibaly e Ghoulam) gli infligge il gol di Petagna. Ma è pomeriggio difficile a Bergamo. Salva sul Papu Gomez, poi lo graziano Dramé (traversa), Petagna (colpo ravvicinato di testa fuori), Gagliardini e Grassi nel finale che giunge stanco al tiro. Un po’ di fortuna non guasta. Pepe Barra (Cicirinella teneva ‘nu culo).
 
4,5 HYSAJ
Morto un Papu Gomez se ne fa un altro. Ma il piccolo fantasista argentino non muore mai e manda in crisi l’albanese che gli concede un cross dietro l’altro. Sulla corsa, non lo prende mai. Si sgancia inutilmente in attacco, indeciso e impreciso sui cross. Stanco nel finale, non ne indovina uno. Partita da sbandato nelle due fasi.
 
6 MAKSIMOVIC
A riposo forzato Albiol, si avventa sull’impero britannico (il gran Petagna). Ma l’impero colpisce ancora. Sembra indeciso nel primo tempo nel coprire la fascia destra dove Gomez è imprendibile. Risorge nella ripresa con interventi puntuali, ottima copertura dello spazio, migliorando negli scivolamenti a destra dove frena anche Pesic.
 
5 KOULIBALY
Si fa sorvolare dal cross di Gomez sul gol di Petagna. Ha vita dura. Petagna lo impegna allo spasimo. Deve ricorrere al fallo (ammonito) per fermare la punta bergamasca. Stremato, nel finale sbaglia gli allunghi. Non è fortunato due volte oltre il 90’: salvataggio di Masiello in corner, colpo di testa fuori.
 
5,5 GHOULAM
Gran libertà nel primo tempo in avanti producendo una quantità industriale di cross, cala nella ripresa. Sfortunato nel contrasto con Petagna sul gol bergamasco: libera l’attaccante con un rimpallo sull’intervento in scivolata. Notevole una lunga rimessa laterale per Milik (ne nasce un corner). Punizione dai 30 metri: Berisha salva sotto la traversa.
 
6 ZIELINSKI
Gioca al posto di Allan. Primo tempo in proiezione offensiva con notevoli sfondamenti centrali. Una conclusione fuori. Poi deve ripiegare in soccorso a Hysaj su Gomez. Nel finale, col Napoli avanti, fa il centrale della linea mediana. Sempre bene in partita, attento, con buone giocate per rilanciare l’attacco.
 
4,5 JORGINHO
Finisce nel buio, perso nell’ombra di Kurtic. Non ne viene mai fuori. In difficoltà nei recuperi difensivi (una volta arranca su Gomez, un incubo per gli azzurri). Non gioca una palla accettabile. Ingabbiato costantemente. Ma si vede che è stanco. Esce negli ultimi venti minuti (entra Gabbiadini).
 
4,5 HAMSIK
Quattro volte alla conclusione. Nel primo tempo due tiracci abbondantemente fuori bersaglio. Nella ripresa, gran tiro al volo fuori, poi una conclusione a fil di palo. Sbaglia molto in fase di costruzione. Una sola palla-gol offerta a Callejon. Corsa pesante, poco lucido. Anche sullo slovacco pesa la stanchezza.
 
4,5 CALLEJON
La convocazione nella nazionale spagnola, dopo due anni, non lo spinge alla grande prestazione. Il nostro cavallino a dondolo non dondola. Recupera poco, non affonda. Hamsik lo lancia al gol: la conclusione ravvicinata è sventata dalle ginocchia di Berisha. Pomeriggio buio. Cede il posto a Mertens (54’).
 
5 MILIK
Un solo lampo, la girata al volo sul cross di Ghoulam che trova pronto Berisha al “miracolo”: parata bassa a deviare in corner. Per il resto, rimane prigioniero di Toloi e dei raddoppi difensivi dell’Atalanta. Lotta con buona partecipazione, ma ha difficoltà a liberarsi per il tiro.
 
4,5 INSIGNE
Non sfonda né a sinistra, né quando si accentra, né a destra quando entra Mertens. Marcato stretto, difetta nel controllo della palla e non vince un solo duello. Caldara lo blocca e lo sovrasta Toloi che esce spesso sulla fascia. Fuori di poco un calcio di punizione dai venti metri. Esce per fare spazio a Giaccherini.
 
 
4,5 MERTENS
Entra per Callejon (54’) e non sfonda mai, marcato da Caldara e raddoppiato da Conti, com’era successo a Insigne. Cerca il dialogo stretto con Milik, ma la difesa atalantina è serrata. Parte per il dribbling e perde palla. Un errore dopo l’altro contro il muro bergamasco. Non cambia nulla.
 
5,5 GABBIADINI
Entra per Jorginho (72’) e va in onda il doppio centravanti con Milik. Svelto nelle giocate, cerca di sorprendere la difesa dell’Atalanta con tocchi e aperture di prima. Ma gioca contro un muro. Mette in area una buona palla, non c’è nessun azzurro. Ci mette molto impegno, non è freddo come gli capita spesso.
 
5 GIACCHERINI
L’ultima mossa di Sarri, entra per Insigne (79’). Cerca qualche serpentina, ma è sempre ostacolato e chiuso. Si accentra per essere più incisivo, ma non passa mai. Il Napoli ha ormai perso ogni automatismo ed è debole sulle fasce, si imbuca al centro ed ha la strada sbarrata. Generoso e niente più.
 
5,5 SARRI
A Bergamo va in onda la grande bruttezza. I dati rassicuravano sul recupero fisico dopo il match di Champions col Benfica. Ma è un Napoli mentalmente scarico e, tutto sommato, stanco. Aggredito, pressato, raddoppiato dall’Atalanta perde il filo del gioco. Perde anche i duelli uomo contro uomo. Inutile il massiccio possesso-palla (70 per cento). Poche le conclusioni a rete. Due sole palle-gol (Callejon e Milik) sventate da Berisha. Ammette che, nel finale, col 4-2-4 cambia per disperazione, non per convinzione. Lo schema tattico del Napoli è un altro. E quando la squadra non ha ritmo, tutto è perduto, anche la prima partita.
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