Bacio della maglia e 28 gol
Mertens si promette azzurro

Bacio della maglia e 28 gol Mertens si promette azzurro
di Roberto Ventre
Lunedì 24 Aprile 2017, 08:26
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Reggio Emilia. Un altro gol. E ora sono 22 in campionato e 28 in stagione: record per Mertens, superato quello precedente di 27 reti con il Psv nella stagione 2011-2012. Primo gol di testa in campionato e più in generale della stagione: una rete inedita per il belga, bravissimo ad inserirsi sul secondo palo sul cross di Callejon, lanciato in fulminea ripartenza da Hamsik. Una rete festeggiata a lungo da Mertens sotto la curva dei tifosi azzurri: un’esultanza prolungata e molto sentita, prima bacia lo stemma del Napoli sulla maglia e poi si batte più volte la mano sul petto. Un gesto per testimoniare il grande legame con la tifoseria, un’altra prova di amore del belga che proprio in questi giorni sta prendendo la decisione sul suo futuro (il contratto è in scadenza a giugno 2018). Il presidente De Laurentiis gli ha proposto il rinnovo ed è pronto ad accontentarlo, ora la scelta spetta a lui, sia di natura professionale (sulle sue tracce ci sono diversi club europei e in primo luogo il Manchester United) che personale, legata a quella che è la decisione della moglie Kat di lasciare Napoli.

Una stagione incredibile per Mertens. Quella che era una situazione di ripiego è diventata invece la più affidabile per l’attacco azzurro. Il tridente leggero è l’assetto offensivo che ha prodotto gol a raffica e Dries ha segnato il gol dell’1-0 nella domenica in cui è tornato al gol Milik dopo sette mesi per l’infortunio al ginocchio. L’attaccante belga, trasformato in centravanti proprio per l’indisponibilità dell’attaccante polacco, dopo un mese di apprendistato è diventato straordinario protagonista nel ruolo decisivo in quello che è lo schema offensivo di Sarri. Va in profondità, pressa, si propone in verticale, abile nell’uno-due con Insigne, vede la porta un po’ da tutte le posizioni: un rendimento sempre ben oltre la sufficienza e ancora una volta tra i migliori anche al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Il più pericoloso dell’attacco azzurro. L’arbitro Damato gli nega il rigore per il fallo di Dell’Orco mentre tutto solo è lanciato in profondità verso Consigli, poi sbaglia di un nulla il passaggio a Callejon per il possibile gol del vantaggio dello spagnolo. Nella ripresa realizza l’1-0, centra la traversa su punizione e sfiora un altro gol nei minuti di recupero con il salvataggio alla disperata di testa di Cannavaro. Il più vivace del reparto offensivo anche in una giornata non delle migliori dell’attacco azzurro: cinque partite alla fine per incrementare ulteriormente il bottino personale. Mertens non aveva mai segnato tanto ed è ora tra i bomber più affidabili della serie A: lotta gomito a gomito contro i centravanti di ruolo, Higuain, Dzeko, Icardi e Belotti. Un ruolo inedito che aveva ricoperto solo qualche volta con il Belgio, lui che di natura è un esterno sinistro pericolosissimo, bravo ad andare via nell’uno contro uno al difensore e convergere per il tiro. 

Quest’anno vissuto da prima punta è stato il migliore con il Napoli, il quarto in maglia azzurra: grande protagonista nelle due stagioni con Benitez e adesso ancora di più nelle due con Sarri che lo vuole eccome nella squadra del futuro.
Quattro anni vissuti intensamente e da grande protagonista: in totale 62 i gol con gli azzurri: triplicata la percentuale realizzativa rispetto ai primi tre anni, la stagione migliore in termini di gol era stata la prima con le 13 reti nel 2013-2014 al primo anno di Rafa. Non solo reti ma anche una continuità di rendimento importante, in totale 179 presenze, in questa stagione è a quota 41. Con il Sassuolo un’altra rete a coronamento di una prestazione positiva, l’ennesima. Adesso l’obiettivo è migliorarsi ancora nelle ultime cinque giornate e di dare una spinta ulteriore al Napoli chiamato a un’impresa adesso ancora più difficile per scavalcare la Roma al secondo posto e guadagnarsi l’accesso diretto alla Champions League senza passare dall’insidia dei preliminari di agosto. Dries c’è.

Il bomber stagionale del Napoli, quello che ha segnato più di tutti: il più efficace dei quattro azzurri in doppia cifra. Adesso i fantastici quattro sono arrivati a quota 57: Mertens è a 22, Insigne a 14, Hamsik a 11 e Callejon a 10. Nessuno come il Napoli in Europa, neanche gli squadroni di Liga e Premier League. Un attacco che senza più Higuain ha trovato in Mertens la sua nuova stella, il falso nove che è diventato centravanti vero, anzi verissimo in termini di gol messi a segno. Merito suo e merito degli schemi di Sarri: Dries si è calato al meglio nella nuova realtà e ha imparato al massimo i movimenti delle punte sfruttando al meglio la sua velocità per fare la differenza. Pericolosissimo sia al San Paolo che in trasferta, reti distribuite in casa e fuori, le sue giornate da ricordare quelle della tripletta al Cagliari e del poker al Torino e poi una serie di partite molto positive. 

Ora domenica c’è la sfida al Meazza l’Inter, una delle squadre che in un certo senso ha allungato in passato lo sguardo su di lui. Il belga guiderà ancora l’attacco azzurro nella seconda trasferta di fila, adesso da non fallire dopo il pareggio contro il Sassuolo. Il margine di errore nella corsa Champions si è ridotto ancora di più nella speranza che la Roma possa commettere qualche passo falso.
Numeri impressionanti i suoi e non solo per l’alta percentuale realizzativa ma anche per gli assist e la partecipazione costante alla manovra.
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