Corsa scudetto: «Milik e Pavoletti
le armi per l'aggancio in vetta»

Corsa scudetto: «Milik e Pavoletti le armi per l'aggancio in vetta»
di Roberto Ventre
Martedì 17 Gennaio 2017, 08:40
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La Juve non è più quell'armata invincibile degli ultimi anni, gli sricchiolii della Vecchia Signora danno fiato e speranza alle più dirette inseguitrici, Roma e Napoli. La classifica dice anche Lazio ma oggettivamente l'organico della formazione di Simone Inzaghi è inferiore rispetto a quello a disposizione di Spalletti e Sarri per poter sperare nello scudetto.

Un fatto appare chiaro: la sconfitta dei bianconeri a Firenze riapre il campionato tenendo presente che c'è praticamente un intero girone di ritorno ancora da giocare. Certo, la squadra di Allegri deve recuperare la partita di Crotone (si giocherà mercoledì 8 febbraio) e potenzialmente può considerare altri tre punti già al sicuro (e quindi il distacco diventerebbe più ampio rispetto al più uno attuale sulla Roma e al più quattro sul Napoli) ma la flessione della Juve e la crescita di giallorossi e azzurri anche in termini di continuità di risultati rendono al momento il campionato sicuramente più equilibrato. E tre allenatori - Gigi De Canio, Emiliano Mondonico e Gigi Simoni - danno un ulteriore spinta a Napoli e Roma. «Il campionato è aperto più che mai - dice De Canio - il Napoli deve fare un po' il mea culpa, perché senza quei punti persi con Pescara, Lazio e Sassuolo sarebbe ancora più attaccato ai bianconeri. Gli azzurri sono forti già dall'inizio e infatti sono arrivati in testa alla classifica nella trasferta di Bergamo, poi hanno avuto qualche battuta a vuoto. Ma adesso che la Juve ha rallentato sia gli azzurri che i giallorossi hanno la possibilità di rientrare».

Il calo della Juve dà speranza alle inseguitrici: un problema innanzitutto psicologico, mostrato dai bianconeri nelle quattro partite perse in trasferta ma per Mondonico potrebbe esserci anche qualcos'altro e questo darebbe ulteriori possibilità a Roma e Napoli di inserirsi nella lotta per lo scudetto. «Il campionato può perderlo solo la Juve ma questo può succedere: nelle ultime prestazioni c'è stato un calo spiegato con un abbassamento di tensione. Ma la Juve in questa stagione è stata messa più volte in difficoltà e quindi potrebbe trattarsi anche di qualcos'altro, di un fatto fisico o tecnico-tatico e se così fosse sicuramente aumenterebbero le chance di Roma e Napoli».
A Firenze la Juve è stata messa sotto, come è successo a Genova e nelle due trasferte al Meazza con Inter e Milan. In più la sconfitta con i rossoneri nella Supercoppa a Doha. La squadra invincibile capace di una serie interminabile di successi l'anno scorso diventata improvvisamente umana e con qualche difetto difensivo che sta emergendo in più circostanze: questo elemento, a giudizio di Simoni, deve spingere ancora di più Roma e Napoli a credere fino in fondo di poter vincere lo scudetto. «La Juve ha ceduto un attimo e invece Roma e Napoli sono migliorate: c'è la speranza concreta che il campionato possa vincerlo qualche altra. Soprattutto un elemento deve fare riflettere: quest'anno i bianconeri non hanno più il controllo assoluto delle partite, lasciano qualche cosa in più agli avversari, appaiono vulnerabili».

Elementi a sfavore della Juve, fattori che invece potrebbero rappresentare un'arma in più per Napoli e Roma. Per De Canio la Champions League potrà pesare più ai bianconeri che agli azzurri, anche se l'accoppiamento è molto più complicato per la squadra di Sarri. «Ecco, proprio questo a livello psicologico potrebbe pesare più alla Juve che al Napoli. La squadra di Sarri sulla carta ha un impegno proibitivo, per certi versi chiuso perché il Real Madrid è fatta di campioni, quindi gli azzurri hanno tutto da guadagnare perché se facessero l'impresa avrebbero una crescita di autostima incredibile e invece se dovessero uscire non succederebbe nulla. La Juve invece deve passare per forza e se non dovesse farcela il contraccolpo sarebbe enorme».

La capacità di vincere le partite sporche e di portare i tre punti a casa anche in giornate non proprio felici: questa è stata sempre la specialità della Juve che proprio su quest'aspetto ha fatto la differenza con le altre nella lotta scudetto: in queste ultime giornate, però, anche Roma e Napoli stanno mostrando miglioramenti in questo senso. Ed è su questo che possono concretamente sperare, a giudizio di Mondonico. Proprio questa capacità di adattarsi alle varie situazioni può rappresentare un'arma in più per le inseguitrici. «Il girone di andata ci aveva dato la sensazione che Napoli e Roma per vincere dovevano produrre spettacolo mentre la Juve ci riusciva sempre anche nelle giornate meno felici. Adesso la tendenza sta cambiando perché vedo che anche le formazioni di Sarri e Spalletti riescono ad ottenere i tre punti senza spingere per tutti i novanta minuti: nel girone di ritorno proprio quest'aspetto fa la differenza», dice l'ex tecnico del Napoli e del Torino.

La possibilità di disporre da febbraio in poi anche di due centravanti veri come Milik e Pavoletti rappresenta una carta in più per Sarri da potersi giocare sul tavolo tricolore. Ne è convinto Simoni. «Sarri è stato bravissimo a spostare Mertens centravanti in questa fase di difficoltà ma è chiaro che poter disporre di Milik e Pavoletti aumenterà adesso le sue scelte in attacco e questo sarà molto importante».

Nella corsa al vertice, poi, sono sempre decisivi gli scontri diretti: l'anno scorso il Napoli lo scudetto lo ha perso allo Juventus Stadium, quel ko fece prendere al tricolore la direzione Torino. «Gli scontri diretti sono determinanti e la Juve dovrà giocare sia Napoli che a Roma. Poi è chiaro che ogni momento potrà essere importante e intanto già nel prossimo turno i bianconeri hanno una partita non semplice contro la Lazio che però no ha l'organico per poter lottare per lo scudetto», spiega De Canio. I rientri importanti in attacco, quelli di Milik, dopo l'infortunio, e di Salah dopo gli impegni con l'Egitto in Coppa d'Africa, potranno fare la differenza a favore di Napoli e Roma: questo per Mondonico sarà un elemento da tener presente nella lotta al vertice. «Sarri è stato bravissimo con i tre diavoletti in attacco ma ci saranno delle partite in cui la presenza di un centravanti vero come Milik sarà fondamentale. Come pure nella Roma la presenza di Salah è decisiva per gli schemi di attacco». Simoni sceglie il Napoli come rivale principale della Juve per la corsa scudetto. «Il Napoli credo abbia qualcosa in più, gioca un grande calcio e l'anno scorso è arrivato al secondo posto. E poi l'ambiente napoletano può essere determinante, l'entusiasmo della tifoseria azzurra può fare come sempre la differenza».
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