De Laurentiis: concentrati sul Milan, il Napoli e i tifosi non devono avere paura di niente

De Laurentiis: concentrati sul Milan, il Napoli e i tifosi non devono avere paura di niente
Sabato 20 Febbraio 2016, 14:51 - Ultimo agg. 14:56
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Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Radio Kiss Kiss ha parlato del Bologna, che fermando la Juve ha fatto un favore al Napoli: «E' una squadra allenata molto bene, abbiamo già visto il lavoro che Donadoni aveva fatto col Parma che creava non pochi problemi nonostante la situazione psicologica. C'è poi una società seria dietro, con uno spirito corretto verso i giovani poiché ieri ne abbiamo visti alcuni giocare in modo intrigante. Le cose cambiano, non si può esser sempre vincenti. La Juventus arrivava da 15 risultati utili consecutivi, un passo falso ci poteva stare. Abbiamo le energie per giocarcela in fondo fino alla fine, siamo noi che non abbiamo la maturità per arrivare in fondo fino alla fine per paura da perdere. Voglio un pubblico che si gioca sempre tutto, che non ha paura di niente».  Sul Milan, prossimo avversario: «Del Milan non vorrei parlare, perché c'è tempo. Facciamo maturare le cose e lasciamo la squadra lavorare tranquillamente». Sul rapporto con i tifosi: «Per me in prima linea ci sono sempre i tifosi. Così al cinema lavoro per i miei clienti, nel calcio lavoro per la tifoseria e non per me stesso. Bisogna annaffiare sempre la pianta della sintonia delle parti. Dobbiamo lavorare tutti insieme in un mondo calcistico che sta cambiando. Loro hanno bisogno di me ma io ho un grande bisogno di loro: dobbiamo cambiare insieme questo calcio. Onore ai sostenitori che spendono sempre un sacco di soldi per seguire la squadra del cuore». Milan e Villarreal, due partite da tutto esaurito: «Ho visto molta tranquillità, ma ragioniamo partita per partita. Pensiamo prima al Milan, poi vedremo come affrontare tre giorni dopo la gara. Il Villareal arriverà per giocarsi il tutto per tutto, lo faremo anche noi. Voglio campare 120 anni, ma a una certà età non avrò più la forza per reggere certe emozioni». Infine, la ristrutturazione del San Paolo: «Abbiamo capito che la legge che è stata fatta è inapplicabile, non percorribile. Ci sono le volontà per fare le cose giuste all'interno di quelle che sono le possibilità che ci vengono offerte da altre leggi, problematiche e costi vari. Stiamo studiando un po' la soluzione. Se Renzi potesse dare ai sindaci e ai club una cabina di regia prioritaria prescincendo da quelli che sono i percorsi, sarebbe una grande soluzione. Potrebbero esserci delle deroghe per velocizzare lo sport in generale. Questo sarebbe un passo avanti. Se vogliamo pensare alle Olimpiadi in Italia, dobbamo far si che gli impianti vengano rimessi in pista. Se lo Stato oggi non ha fondi da mettere a disposizione, bisogna invogliare i privati con regolamenti precisi. Bisogna dare al primo cittadino e al residente di una società sportiva l'autorità per poter far si che queste strutture sportive ci mettano in condizione intelligente per poter anche essere a disposizione dei giochi olimpici».
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