Desaparecidos e stakanovisti:
poco turnover, è il solito Napoli

Desaparecidos e stakanovisti: poco turnover, è il solito Napoli
di Pino Taormina
Martedì 4 Ottobre 2016, 11:03
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Ogni volta che il Napoli gioca e Rog lo guarda senza togliersi la tuta, in Croazia si agitano e si domandano: «Possibile che non giochi mai?». Risposta: sì. Zero minuti in campo, come Diawara. E come pure Tonelli e i portieri che fanno da riserva a Reina. C'è una spina dorsale della quale il tecnico toscano proprio non può fare a meno. A oggi ci sono due giocatori (Reina e Koulibaly) che non hanno saltato nemmeno un minuto e sono sette quelli che sono sempre scesi in campo (oltre ai due di prima, Milik, Callejon, Insigne, Hamsik e Ghoulam).

Maurizio Sarri con i suoi 20 giocatori complessivamente impiegati in serie A ha solo una squadra che ne ha schierati di meno: la Roma. Spalletti, infatti, ha fatto giocare almeno un minuto ha solo 18 giocatori. Nella classifica dei giocatori impiegati dopo sette giornate, al primo posto c'è l'Udinese (con 25) e dietro i friulani Sassuolo, Crotone, Cagliari e Lazio. La Juventus ne ha utilizzati 22 mentre l'Inter 23.

Cambiare pelle? Certo, di sicuro un po' più dello scorso anno quando il segreto del Napoli era proprio quello di non cambiare mai: dopo 12 giornate l'allenatore di Figline aveva schierato per ben sei volte la medesima formazione. Quest'anno, dopo nove partite (sette in campionato e due in Champions) solo per quattro volte ha giocato lo stesso undici (con Mertens e Allan tra i titolari). Poi c'è stato sempre almeno un cambio.

Il dato interessante arriva dalla linea difensiva dove, fosse stato per Sarri, avrebbero giocato sempre gli stessi quattro. Koulibaly ha infatti giocato 810 minuti su 810 minuti. Ghoulam ha 743', Albiol 640 minuti (si è fatto male dopo 10 minuti della gara in Champions con il Benfica), il terzino destro Hysaj 630'. E gli altri difensori? Tonelli è a quota zero, Maggio è stato schierato due volte titolare (per un totale di 180 minuti), Strinic appena 67', Maksimovic ha collezionato 169 minuti come conseguenza del ko di Albiol e Chiriches appena 1 minuto (quello col Milan alla seconda giornata di campionato). Un dato: tutte le volte che il Napoli è stato in campo quest'anno c'erano sempre titolari Reina, Koulibaly, Hamsik e Callejon. Con lo slovacco e l'esterno spagnolo sostituiti in qualche circostanza, al contrario del portiere e del senegalese.

Per capire che, nonostante tutto, c'è in ogni caso un Napoli dei titolari e un altro delle riserve, basta vedere la differenza di minuti giocati tra Mertens, il tredicesimo nella classifica dei giocatori più impiegati (403) e Manolo Gabbiadini, al quattordicesimo posto nella classifica (235'): in totale 167 minuti di differenza. Non proprio degli spiccioli a questo punto della stagione. Dice Sarri che adesso per i giocatori «è impossibile avvertire la stanchezza». Il che tradotto significa che gioca chi ritiene stia meglio, senza turnover a prescindere.
A ciascuno finora è spettato il suo, poco equamente diviso, per quanto possibile, tra spazio e minutaggio. Con una osservazione: dei 20 giocatori impiegati da Sarri, solo Giaccherini e Chiriches non hanno mai iniziato la partita da titolari. Per il resto, anche se solo per una volta (come Strinic, Maggio, Valdifiori che ora è al Torino) sono partiti dall'inizio. Un segnale di fiducia, certo. Strinic, per esempio, a parte il Bologna, non ha mai messo piede in campo. Nè prima né dopo. Le rassicurazioni di Sarri per il futuro lasciano intendere che, dopo la sosta, il turnover sarà ampliato. La stanchezza deve essere fronteggiare prima che comincia a incombere.
 
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