Napoli. Gabbia dorato: tocca a lui ​e arriva anche l'aumento

Napoli. Gabbia dorato: tocca a lui e arriva anche l'aumento
di Roberto Ventre
Mercoledì 12 Ottobre 2016, 14:43
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L'applauso del San Paolo se l'è sentito addosso dopo qualche gol importante ma soprattutto nelle partite in cui ha giocato male. Gabbiadini il sostegno dei tifosi azzurri l'ha sempre avvertito forte nei momenti di difficoltà ed è questo uno dei motivi che l'hanno spinto a crederci sempre anche se da titolare in campionato ha giocato pochissimo.
Adesso avrà l'opportunità di una maglia da titolare, complice lo sfortunato infortunio di Milik: il club azzurro gli ha dato per l'ennesima volta fiducia decidendo di non intervenire sul mercato degli svincolati e di piazzare un altro colpo in attacco soltanto a gennaio (il nome nuovo è quello dell'argentino Alario del River Plate). Fiducia a tutto campo per Manolo nell'immediato e per il futuro con il contratto fino al 2021 praticamente già nel cassetto e soltanto da firmare. Intesa già sancita tra il ds Giuntoli e il suo procuratore Pagliari: l'ex attaccante della Sampdoria prolungherà di altri due anni l'intesa con il Napoli, accordo raggiunto già prima dell'infortunio di Milik.

Il bergamasco che sorride poco è rimasto folgorato da Napoli, un colpo di fulmine: ha scelto Posillipo per vivere (la vecchia casa di Valdifiori), felice con la compagna Martina e il piccolo Tommaso. Il calcio è la sua vita ed è uno sportivo a 360 gradi: appassionato di basket Nba, quando è in vacanza rispolvera la racchetta per qualche partitina a tennis con gli amici. Ora si materializza la sua grande occasione: a Napoli per un anno e mezzo è stato il vice di Higuain, un ruolo complicato, visto che non giocava praticamente mai. Eppure il suo spazio alle spalle del Pipita è riuscito a ritagliarselo segnando, comunque, venti gol in un anno e mezzo tra campionato, Europa League e coppa Italia. Quest'estate prima e dopo l'addio dell'argentino è finito tra i possibili movimenti di mercato: la sua cessione più volte è sembrata a un passo, soprattutto in Premier League, vedi il trasferimento di fine agosto all'Everton. Manolo, invece, è rimasto ma è partito lento cedendo il passo a Milik, ora costretto a fermarsi per la rottura del crociato. Ma il suo approccio con il lavoro non è cambiato: Gabbiadini mantiene sempre l'equilibrio sia quando le cose vanno bene, sia quando vanno male.

Ora può giocare con più continuità per dimostrare il suo valore e migliorare la media realizzativa già ottima nel campionato scorso considerate le presenze e i minuti in campo: una rete ogni 109 minuti nel 2015-2016, meglio di lui Totti (una rete ogni 77 minuti) e Higuain (un gol ogni 83'). La fiducia del presidente De Laurentiis, che l'ha fortemente voluto a Napoli e non si piegò a gennaio scorso di fronte un'offerta molto importante del Wolfsburg, l'ha sempre avvertita, come l'affetto dei napoletani. Ma con il calcio di Sarri non è riuscito ancora a dare il meglio di sè: questione di dettagli da limare per trovare la perfetta quadrataura del cerchio. Il suo sinistro è pronto ad esplodere, tre mesi da vivere tutti di un fiato tra campionato e Champions League: la chance di stregare Napoli con i suoi gol e le sue giocate per la squadra. Sarà lui il centravanti fino a gennaio, la prima scelta con qualche eventuale variante in corso d'opera per fargli tirare un po' il fiato: in campionato le partite da titolare con il tecnico toscano si contano sulle dita di una mano, quattro l'anno scorso (a Empoli l'unica volta in coppia con Higuain e con Verona, Inter e Bologna con il Pipita squalificato) e tre quest'anno (Pescara, Bologna e Chievo Verona): in totale sette su 45 partite, decisamente poche. Ora Manolo potrà cambiare il trend: sotto con la Roma.
 
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