Prima uscita e prima conferenza dell'anno per Maurizio Sarri, l'allenatore del Napoli che ha presentato alla stampa la gara col Nizza di domani, andata dei Playoffs di Champions League. «Nella nostra testa siamo sicuri di volere il passaggio del turno. Rappresentiamo una città da Champions e lì vogliamo riportarla. L'obiettivo è passare a tutti i costi. I numeri di queste prime uscite sembrano in crescita rispetto ad un anno fa, ma loro sono sicuramente avanti nella condizione e questo potrebbe metterci in difficoltà», il pensiero dell'allenatore azzurro.
Il Nizza di Favre preoccupa la truppa napoletana, soprattutto visti i precedenti italiani in questi Playoffs di inizio stagione. «Non è un caso se le italiane non hanno avuto mai troppa fortuna. In questo momento dell'anno abbiamo qualche difficoltà fisica naturale. Loro non avranno Balotelli, ma in realtà Sneijder non sarà una vera e propria assenza, visto che è arrivato da pochissimo e non ha mai giocato. Hanno tanti giocatori talentuosi che saranno in campo, sono preparati tecnicamente e tatticamente». Ma il Napoli che affronterà i francesi non avrà problemi a giocare in casa o in trasferta. «I numeri ci dicono che non ci sono tantissime differenze tra casa o fuori, il nostro gioco resta lo stesso. L'aspetto principale resterà l'attenzione con l'applicazione giusta. Avrò tutti a disposizione, ma non potrò portare tutti, visti limiti della lista Uefa».
«Spero di poter contare su più di uno dei miei giocatori», continua Sarri. «Abbiamo talento e possiamo inventarci la giocata sempre. Speriamo di saper rispondere anche in quei momenti della partita in cui avremo margini di rischio». Ma è un Napoli diverso rispetto a quello che tre anni fa fu costretto a dire addio alla Champions dopo l'eliminazione con l'Athletic Bilbao. «In questo precampionato sono venuti fuori tutti i nostri difetti così come le qualità. In alcuni momenti abbiamo sbagliato, in altri abbiamo fatto bene, ma è normale. Le gare con l'Atletico Madrid, il Bayern Monaco e il Bournemouth l'hanno dimostrato. È naturale pagare qualcosa, ma possiamo lavorarci per migliorare».