Il restyling dello stadio San Paolo
è ok ma convenzione in alto mare

Il restyling dello stadio San Paolo è ok ma convenzione in alto mare
di Luigi Roano
Mercoledì 1 Marzo 2017, 10:31 - Ultimo agg. 10:47
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Un cantiere ancora aperto il San Paolo a sei giorni dalla sfida Real. Ma i segni di questo primissimo restyling dell'impianto di Fuorigrotta iniziano a vedersi. E confortano. Sensazioni, immagini che tuttavia fanno a cazzotti con spalti e antro dell'impianto che a 4 giorni dalla gara con l'Atalanta sono ancora sporchissimi con lattine e bottiglie un po' ovunque. A lamentarsene sono stati gli stessi dirigenti dell'impianto che hanno confidato al direttore generale Attilio Auricchio «che così non si può andare avanti, bisogna pulire subito». Dettagli che fanno provare un certo fastidio a fronte della buona volontà e dell'impegno messi in campo dal Comune e dalla Napoli Servizi per questo step dei lavori dal valore di una milionata di euro a un impianto che - fatta eccezione per le zone oggetto dell'intervento - ha un fascino fané, è appassito, sfiorito e che conserva una bellezza sciupata dal tempo. Una decadenza alla quale va posto subitissimo un freno.
 

 


Il Comune, giova ricordarlo, ha contratto un mutuo da 25 milioni con il Credito sportivo per la sostituzione dei sediolini, il ripristino di alcuni pezzi dell'impianto arruginiti e ormai irrecuperabili e per ritinteggiarlo. Lavori che saranno fatti nell'arco dei prossimi due anni. Prima di approfondire vale la pena dire subito in premessa che per il momento non ci sono schiarite in vista nei rapporti tra la Società del patron Aurelio De Laurentiis e Palazzo San Giacomo. Non è certamente un caso che la convezione per l'utilizzo dell'impianto a distanza di due anni non sia stata ancora firmata. E resta molto forte la sensazione che il Presidente effettivamente questa volta stia facendo sul serio nel cercare spazi adeguati per la casa del Napoli lontani da Fuorigrotta.

Procediamo con ordine e torniamo ai lavori del San Paolo. Li ha illustrati l'assessore allo Sport Ciro Borriello durante un sopralluogo. Spicca subito la tribuna stampa che ha postazioni nuove di zecca e attrezzate come si deve anche con nuovi sediolini, tutto rigorosamente in colore azzurro Napoli. Insomma, chi dovrà raccontare la partita - e sostanzialmente anche la città, ci saranno giornalisti inviati provenienti da tutto il mondo - non avrà un impatto traumatico né negativo nell'inevitabile raffronto con gli altri stadi che è abituato a frequentare seguendo il Real Madrid. Passiamo agli spogliatoi, quelli degli ospiti, del Real Madrid, che hanno subito un robusto maquillage, ci sono nuove attrezzature e armadietti e tutto sa di pulito e di nuovo. Dai pavimenti agli infissi.

Negli spogliatoi che ospiteranno i blancos è in bella vista il logo Comune di Napoli sugli armadietti, chissà cosa ne penserà De Laurentiis visto che negli spogliatoi del Napoli tale logo non c'è. Spogliatoi - questi ultimi - che non hanno subito lavori in quanto non ne avevano bisogno. Nello stanzone degli spagnoli, invece, sarà apposto anche un pannello con una veduta della città con sotto scritto «Benvenuti a Napoli». Una immagine che dovrebbe avere il Vesuvio e il Golfo in evidenza. Per il resto, è stato rifatto l'impianto antincendio, nuovi bagni, per il momento solo per la tribuna autorità sempre per quello che riguarda le e tra le novità c'è da segnalare quella dell'accesso al campo da gioco delle squadre che non sarà più dalla curva B ma dal lato della tribuna Posillipo. A partire dalla prossima stagione agonistica.

Nella sostanza, è stato fatto il minimo indispensabile per ospitare un gara di livello internazionale e dunque per ottenere i necessari nulla osta dalla Uefa. «È un primo pezzo dei lavori - spiega l'assessore Borriello - necessari e utili per consentire alla società e ai napoletani di godere di questa gara. In estate faremo il resto ma già stiamo impegnando altri 3,6 milioni per l'estate» che probabilmente serviranno a dare dignità al resto dello stadio installando semplicemente dei bagni nuovi. Quanto ai rapporti con la Società restano tesi. Borriello non ne fa un dramma ma nemmeno nega le difficoltà. «Dopo la partita con gli spagnoli ci siederemo attorno a un tavolo con la società per cercare di mettere le firme sotto la convezione. Il San Paolo per noi è lo stadio della città, di Napoli e del Napoli», conclude Borriello. Carmine Sgambati, presidente della Commissione Sport, si prepara alla battaglia: «Convocheremo la prossima settimana il presidente De Laurentiis in Commissione per capire quali sono le intenzioni della società. Nella speranza che venga in o che almeno non avvisi due ore prima della sua assenza». Gaetano Troncone altro arancione anche se un po' sbiadito chiosa: «Grazie a questo intervento sarà possibile ospitare l'importante evento di Champions League anche la Società facesse la sua parte, firmando almeno la convenzione. Mi chiedo se in questo lasso di tempo di vuoto amministrativo, l'amministrazione abbia almeno imposto alla Società il pagamento delle tariffe».