Insigne a caccia del primo gol
vuole la pace con il San Paolo

Insigne a caccia del primo gol vuole la pace con il San Paolo
di Roberto Ventre
Mercoledì 26 Ottobre 2016, 08:00
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Un digiuno lunghissimo per uno come lui: sei mesi e mezzo senza gol. L’ultima gioia il 10 aprile scorso contro il Verona, Lorenzo Insigne realizzò dal dischetto. Poi il buio fino all’errore proprio su calcio di rigore contro il Besiktas, il momento più nero dell’attaccante di Frattamaggiore uscito tra i fischi e poi in lacrime in panchina.

Stasera può essere per lui la partita del riscatto: Insigne che da napoletano è il simbolo della squadra ma è partito decisamente male in questa nuova stagione. Una difficoltà evidenziata attraverso numeri decisamente negativi per uno come lui. Certo, Lorenzo un vero e proprio bomber non lo è mai stato perché per caratteristiche è portato più a far segnare i compagni con i suoi assist al bacio ma un digiuno di gol così lungo è senza dubbio anomalo. Si è infilato in un tunnel dal quale vuole uscire al più presto, già stasera contro l’Empoli: un gol per l’abbraccio del San Paolo. Momenti così ne ha già vissuti in passato e poi è riuscito sempre a venirne fuori alla grande: i fischi si sono regolarmente trasformati in applausi. E stasera contro l’Empoli vuole svoltare: l’ultima gioia personale il rigore realizzato con l’Italia contro la Germania ai quarti di finale degli Europei. Poi la ripresa difficoltosa con il Napoli, la preparazione un po’ in ritardo rispetto agli altri, la condizione migliore che è tardata ad arrivare proprio mentre invece è esploso Mertens, il migliore in quest’avvio di stagione.

Prestazioni al di sotto dello standard abituale e il rinnovo del contratto ancora da definire: il discorso si è bloccato a luglio con la distanza tra la richiesta economica del suo entourage e l’offerta del club. Negoziati tra le parti che riprenderanno più avanti ma intanto il discorso si è bloccato.
Un momento non dei migliori dal punto di vista psicologico, Insigne non è stato chiamato neanche nella nuova Italia di Ventura, le prestazioni con il Napoli c’entrano fin ad un certo punto perché il nuovo ct azzurro con il suo modulo di gioco non prevede gli esterni: il passaggio al tridente ci sarà solo quando si passerà alla difesa a quattro.

Ora come ora, però, il primo pensiero di Lorenzo è essenzialmente legato al Napoli: finora si sono visti solo sprazzi del suo repertorio, i due assist a Callejon per le reti in fotocopia contro Palermo e Bologna, poi poche altre perle e soprattutto ancora nessuna rete. A Crotone è rimasto a guardare, in panchina Insigne dopo la notte da incubo contro il Besiktas, costellata da tanti errori e soprattutto dal penalty fallito quello del possibile 2-2, poi relizzato da Gabbiadini (entrato al suo posto) nel secondo rigore della serata assegnato al Napoli.

Ha anche ricambiato il look, via il biondo platino, Lorenzo è tornato al capello abituale. Molto carico e determinati nell’allenamento di ieri pomeriggio, prima della sgambatura di questa mattina a Castelvolturno dove gl azzurri si ritroveranno direttamente questa mattina (niente ritiro, come in occasione della precedente paritta con il Besiktas): ultimo allenamento, quello decisivo, per la formazione che Sarri poi manderà in campo stasera con l’Empoli.
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