Insigne nei 30 di Conte, ma Jorginho è in bilico

Insigne nei 30 di Conte, ma Jorginho è in bilico
di Pino Taormina
Domenica 22 Maggio 2016, 12:26 - Ultimo agg. 15:35
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Jorginho e Insigne hanno scelto di lasciare assieme Coverciano. Hanno diviso la stanza durante questo stage in azzurro (e pure in quello di prima) e sperano martedì mattina di varcare ancora una volta insieme il portone d’ingresso del centro tecnico della Figc. Questo, in ogni caso, non significherebbe affatto per i due azzurri avere un posto sicuro sul volo che partirà mercoledì 8 giugno da Milano Malpensa per Montpellier: domani sera, infatti, Antonio Conte presenterà un altro listone (una trentina di giocatori) da cui, poi, dovrà tirar fuori la lista ufficiale dei 23 entro il 31 maggio, il giorno del dentro o fuori per tutti. Questa settimana fiorentina, per molti, è stata calcisticamente parlando una via di mezzo tra la gita-premio e il fatto che da qualche parte bisognava pur cominciare. In questi cinque giorni di lavoro per i “sorvegliati speciali” Benassi, Cataldi, Izzo, Pavoletti, Sportiello, Tonelli e Zappacosta (alla prima convocazione) il ct dell’Italia si è un po’ (speriamo) schiarito meglio le idee.

Domani la prima scrematura: entreranno nell’elenco gli juventini e i milanisti impegnati ieri sera all’Olimpico per la finale di Coppa Italia che Conte sognava di far anticipare di qualche giorno (l’ennesimo schiaffone rimediato dalla Lega e dai club dal tecnico dell’Italia). Dunque, Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Rugani, Zaza, Montolivo, De Sciglio e forse persino Sturaro (oltre Thiago Motta, Sirigu e Darmian impegnati nelle rispettive finali di coppa nazionali). Lascerà il posto a loro l’esercito dei debuttanti che in questi tre giorni si è divertito a Coverciano. Tra questi anche Tonelli: nonostante la sua voglia di Francia lo spinga a proporsi persino come portaborracce, sarà uno degli esclusi di Conte. Così come il napoletano Armando Izzo.

Non sono bocciature: a loro penserà Giampiero Ventura che nei prossimi giorni firmerà come ct per due anni. Tonelli, peraltro, domani a Roma, se non ci saranno altri intoppi dovrebbe firmare il contratto con il Napoli che lo legherà al club azzurro fino al giugno del 2020. Insigne, nel listone di domani, ci sarà al cento per cento. Così come Ciro Immobile. Non è sicuro, invece, Jorginho le cui quotazioni però sono leggermente in rialzo. Nessuna speranza per Tonelli e l’altro napoletano Izzo. Gli azzurri resteranno a Coverciano fino a sabato 28, giorno della partenza per Malta dove domenica 29 - allo stadio Ta’ Qali ore 20.45 - è in programma il penultimo test amichevole contro la Scozia. L’ultima gara l’Italia la giocherà il 6 giugno al Bentegodi di Verona contro la Finlandia. È chiaro che il numero 24 del Napoli non è al centro del progetto tecnico di Conte.

Lorenzo Insigne, è evidente, non è uno che fa fare salti di gioia al ct azzurro. Ma, chiarito l’incidente diplomatico di ottobre quando Insigne lasciò il ritiro azzurro per tornare a curarsi a Napoli, per il bene della Nazionale l’ex allenatore della Juve non può pensare di lasciare a casa uno dei pochi geni del pallone del calcio italiano. Chi ha la fantasia di Insigne? Chi è tra gli attaccanti azzurri che ha la capacità tecnica di aprire il gioco, con un lancio preciso o con un dribbling riuscito.

Piaccia o no, la serie A ha detto che questi numeri li ha solo Insigne.
Non è un caso che Conte abbia dedicato molte delle sue attenzioni al ragazzo di Frattamaggiore: provandolo nel 3-5-2 come seconda punta. Insigne ci sarà perché per Conte può essere quello che Totti è stato al Mondiale di Germania: l’uomo da gettare nella mischia quando la situazione è compromessa. Ha persino spostato le date delle vacanze con Cassano convinto che in Francia ci sarà. E la stessa cosa ha fatto Jorginho: l’italo-brasiliano ha dimostrato di essere il miglior regista di questo campionato. Ma con Conte questo non basta: servono giocatori funzionali. Al modulo. Il suo, unico, modulo.
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