Insigne regala un'emozione a Diego, ora il nodo contratto

Insigne regala un'emozione a Diego, ora il nodo contratto
di Roberto Ventre
Lunedì 23 Gennaio 2017, 09:08 - Ultimo agg. 09:46
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Gli sguardi concentrati tutti su di lui, il migliore contro il Milan sotto gli occhi del ct azzurro Ventura. Un gol bellissimo di sinistro, un pallonetto alla Maradona alto di un soffio alto, altre giocate spettacolari. Lorenzo Insigne ha messo la sua firma d'autore al Meazza. E ora si attende quella più importante: la sua firma più importante, quella per il rinnovo sul contratto che è in scadenza nel 2019. Un nuovo contratto che di fatto lo legherebbe a vita al Napoli, ne farebbe una bandiera.

I suoi agenti Antonio Ottaiano e Fabio Andreotti attendono una chiamata dal club azzurro, dopo l'incontro di luglio a Dimaro con De Laurentiis che non sortì effetti. La trattativa riprenderà a febbraio dopo il discorso interrotto sei mesi fa quando la forbice tra richiesta (cinque milioni) e offerta (due milioni e mezzo) era troppo ampia: prevista la riapertura del discorso per trovare un punto di convergenza, che è la volontà comune del club azzurro e del talento di Frattamaggiore. Alla conclusione del calciomercato, quindi, ci sarà il contatto per riprendere a parlare e raggiungere poi l'intesa a una cifra che possa soddisfare le aspettative di uno dei talenti del calcio italiano e rientrare in quelli che sono i parametri economici del club azzurro. Un punto d'incontro, una via di mezzo da trovare nei prossimi incontri che verranno poi fissati di volta in volta.

Insigne firmò il contratto nel 2013 (cinque anni più uno) quando era un giovane in prospettiva e il club puntò si di lui credendo subito in quelle che erano le sue qualità tecniche: intesa economica che prevedeva un ingaggio per il primo anno di un milione e mezzo e a salire per i successivi (attualmente Lorenzo percepisce un ingaggio di 1.9 milioni). In questi anni è cresciuto e dal primo anno in A nel Napoli giocato con Mazzarri è diventato adesso un uomo chiave degli azzurri di Sarri: anni in cui la sua crescita è passata attraverso un mondiale con l'Italia di Prandelli in Brasile (2014) e un Europeo con quella di Conte (2016). Anni in cui ha messo su presenze su presenze con il Napoli: ora è a quota 151 in campionato e si avvicina sempre più al traguardo delle 200 totali, un evento da festeggiare in maniera speciale (mancano otto partite).

Insigne si gode il suo magic moment e il Napoli intende tenerselo stretto perché è chiaro che le sue prestazioni non sono passate inosservate in Italia (sondaggi in passato sono stato fatti da Milan e Inter) e all'estero, innanzitutto da club di primissima fascia spagnoli. Ma la sua volontà è stata e resta sempre quella di essere un protagonista con la squadra della sua città, proprio come sabato sera contro il Milan e la volontà del club è di vederlo sempre protagonista con questa maglia. Uno dietro l'altro sta coronando tutti i suoi sogni, l'ultimo quello di incontrare Diego Maradona, il suo idolo da ragazzino, come di tutti i tifosi azzurri. L'argentino lo ha abbracciato a Castel Volturno e con il suo straripante entusiasmo ha dato la spinta a tutta la squadra: dopo il trionfo del Meazza è arrivato il tweet di complimenti di Diego. Ha esultato via Facebook al termine del match: «Sono andato a trovare il coach Maurizio Sarri ed i giocatori del Napoli, ed è arrivato il successo a Milano. Siamo sulla strada giusta», ha postato Diego. Maradona tiferà Napoli in Champions a Madrid, sarà in tribuna e viaggerà con la squadra caricando tutti e Lorenzo che al Bernabeu coronerà un altro sogno. Il 15 febbraio è sempre più vicino, il mese che verrà sarà quello chiave in tutti i sensi per Lorenzo: la rincorsa scudetto, la Champions contro il Real, la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto. Il Napoli e Insigne vogliono abbracciarsi ancora a lungo, il più a lungo possibile. E Lorenzo si fa amare a suon di gol (ora sono sei in campionato) e di assist (cinque): in questa fase vola e al Meazza ha fatto sognare i tantissimi tifosi napoletani. Nel suo futuro vede solo azzurro, quello del Napoli e dell'Italia. Di un Lorenzo così Ventura non ne può fare a meno e lo ha intuito ancora una volta di più a Milano. E non può farne a meno il Napoli.
 
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