«Io, lui e mio figlio: finalmente
ha vinto il cuore dopo trent’anni»

«Io, lui e mio figlio: finalmente ha vinto il cuore dopo trent’anni»
di Gigi Di Fiore - Inviato
Mercoledì 18 Gennaio 2017, 10:04 - Ultimo agg. 21 Gennaio, 15:22
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Licola - Non vuole più essere schiacciata dai ricordi. Il passato è passato. Specie se ora c’è proprio quel presente che aveva sempre sperato. Il presente che, due sere fa, ha fatto emozionare tutto il teatro San Carlo. Il presente di un padre famoso in tutto il mondo, fuoriclasse assoluto del calcio e idolo di Napoli e del Napoli, e il figlio ritrovato dopo 30 anni. Diego Armando Maradona e Diego junior, in un ricostruito rapporto padre e figlio. Lei, Cristiana Sinagra, la madre di Diego junior, vorrebbe restarne fuori. Nella sua casa di Licola, arredata con stampe antiche di Napoli, in salotto campeggiano le foto dei due figli e del suo breve matrimonio con Giuseppe La Mantia, morto, ormai più di 25 anni fa, in un incidente stradale.

È sempre la ragazza magra di una volta, i capelli sono più biondi, il volto è quello di una donna che ha passato gli anta con disinvoltura, ma la vivacità del suo conversare è sempre quello spigliato di tanti anni fa. «Non voglio dire cose inutili e banali, in questo momento. Sono attimi davvero magici, un incontro tra mio figlio e il padre. Un incontro tra cuori, che si cercavano comunque, cominciato già lo scorso agosto in Argentina». Due giorni fa, Maradona era qui, a Licola. Lui e Cristiana si sono rivisti, dopo tanti anni di silenzi, accuse, incomprensioni, contenziosi legali per quel figlio nato e non riconosciuto dal padre famoso. Anche per Cristiana è stato un incontro inaspettato, dopo tanti vuoti e parole che sono andati avanti per 30 anni.

«Naturalmente, non voglio dire nulla su quel nostro incontro. Anzi, diciamo che non lo confermo né lo smentisco. Ci sono cose che appartengono profondamente a sfere private, che nessuno può e deve violare». Diego era qui, la sera prima dello spettacolo al San Carlo. C’era anche Diego junior con la moglie Nunzia Pennino, sposata nel giugno del 2015. Cristiana vuole parlare solo dei due Diego: «Desidero rimanere fuori da quello che è un loro momento. Sono stati bravissimi a lasciarsi tutto quello che è stato dietro le spalle. Conta l’oggi, per loro».

L’oggi è cominciato il 24 agosto scorso. Diego junior era in Argentina, era ospite della popolare trasmissione televisiva «Bailando», l’equivalente del «Ballando sotto le stelle» italiana, condotta da Marcelo Tinelli. Gli arriva la telefonata del padre: «Vorrei vederti». Parole magiche, dal potere sbloccante. Fu la cena del riavvicinamento. A Santa Maria del Tigre, città nell’area metropolitana di Buenos Aires, quella sera, oltre a padre e figlio c’erano anche Rocio Oliva, la giovane compagna di Maradona, e Jana, altra figlia di Diego, con il suo compagno Gabriel Pagani. Poi, insieme, alla partita «Uniti per la pace» che si tenne allo stadio Olimpico di Roma il 12 ottobre scorso. E, insieme, ancora al compleanno di Maradona come a Capodanno.

«Emozione senza fine» commentò Nunzia, guardando le foto di loro che, tutti insieme, si tuffavano nella piscina del palazzo Bela vista. Insieme in Argentina, come in Marocco e a Dubai. C’è stata devvero la mediazione di Rocio Oliva nel riavvicinamento? «A quanto so io, è stata invece tutta un’iniziativa di Diego. Lui ha sentito il bisogno spontaneo di vedere e viversi il figlio». L’sms avvisa Cristiana: i due Diego sono tornati da Firenze e sono insieme all’hotel Vesuvio. «Non vedo mio figlio da un giorno. Giusto che si goda il padre».

Diego junior abita con la moglie in un condominio di Licola non lontano da casa della madre, ma da agosto è stato di frequente in giro con il padre. Vuole fare l’allenatore, rimanere nel mondo del calcio, e ha già preso il primo patentino. Deve aspettare di compiere i 31 anni per prendere quello successivo. Cristiana è contenta, ma «soprattutto per Diego, che piangeva a dirotto al San Carlo». Negli anni, sul polso destro di questa donna all’apparenza fragile sono comparse tre stelline. Un tatuaggio. Ne ha un altro sul braccio. «Poi basta - dice - Il mio secondo figlio fa anche il tatuatore e ha insistito».

Francesco La Mantia, il secondo figlio di Cristiana, riempie altre foto nella casa. È un creativo, studia illustrazione alla scuola internazionale Comics.
Suoi anche i tatuaggi che porta il fratello. La mamma è orgogliosa di entrambi. «Francesco era assai vivace da piccolo» ricorda. Nella vigilia dello spettacolo al San Carlo, a Diego junior sono arrivati una novantina di WhatsApp. «La gente non può capire fino in fondo cosa possa significare un rapporto tra padre e figlio, riaperto per un desiderio così forte da chiedere perdono. Molte incomprensioni sono nate negli anni anche per intromissioni di terze persone. Ma basta, non voglio affatto tornare al passato». Diego e Diego sono insieme all’hotel Vesuvio.


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