Jorginho napoletano del Brasile:
«Guagliò, stai senza pensieri»

I numeri messi insieme in questo vibrante finale di stagione parlano per lui e l'alternanza ritrovata con compagno di squadra Diawara gli ha restituito lo smalto forse perso nella prima fase dell'anno.

Oggi Jorginho è di nuovo una certezza, un punto fermo di un Napoli votato all'attacco e voglioso di andarsi a prendere il secondo posto con conseguente accesso diretto alla Champions League.

«La gara più emozionante dell'anno? Probabilmente quelle con la Juve al San Paolo. Non potevamo parlare nemmeno tra di noi, i fischi erano assordanti», così l'italo-brasiliano risponde ai tifosi direttamente dalla pagina Facebook della squadra.

«Ma anche la Champions è bella, tutti sognano di giocarla da bambini. Quando sono arrivato a Napoli sapevo di arrivare in una grande squadra, l'emozione è stata forte sin dall'esordio. Il numero 8 non ha un significato particolare, mi piace e l'ho scelto. In questa città mi sento bene, vivo bene, il calore e l'accoglienza napoletana mi fanno sentire come a casa, mi ricordano il Brasile».

I tifosi indagano nella vita del centrocampista azzurro: «Oltre il calcio c'è la chitarra, ma mi piace molto anche andare al cinema con mia moglie. Ho cominciato a giocare da bambino, intorno ai 4 anni con la prima scuola calcio. Cosa ricordo del dialetto napoletano? In questi anni qualcosa ho imparato: “Ch'amma fa, guagliò, Maronna mia”, oppure anche “Stai senza pensieri”».