Koulibaly: «Penso che me ne andrò». E arriva la multa da 25 mila euro

Koulibaly: «Penso che me ne andrò». E arriva la multa da 25 mila euro
di Pino Taormina
Venerdì 10 Giugno 2016, 11:51
3 Minuti di Lettura
Come gli esami di Eduardo, i mal di pancia dei giocatori non finiscono mai. Il Koulibaly felice di pochi giorni fa, saltellante sotto la curva a festeggiare il secondo posto, sembra un uomo lontano migliaia di chilometri. Lascia il posto a un altro Koulibaly, improvvisamente minaccioso e ribelle all'idea di dover rispettare il contratto che lo lega al Napoli fino al giugno del 2019.

In una intervista a «l'Equipe» ha infatti illustrato con parole appuntite la sua posizione: «Il mio rinnovo di contratto è a un punto morto. Non hanno mai voluto discuterne con noi. La sensazione è che andrò via». Quel successivo «mais tout peut arriver» è un modo per non rompere del tutto con il Napoli e prepararsi, nel caso, all'indietro tutta. Ma è chiaro: l'intervista non autorizzata (il club applicherà il regolamento interno e scatterà una multa da 25 mila euro) ha lasciato il segno. E anche un po' di amarezza: Koulibaly ha già dimenticato la fiducia che il Napoli e Sarri gli hanno concesso appena 12 mesi quando, anche per assenza di richieste concrete e nonostante una stagione negativa, decisero di puntare senza mezzi termini sul ragazzone franco-senegalese. Ma il calcio, si sa, è fatto di ingratitudine. Più che un mal di pancia, d'altronde, l'impressione è che ci si trovi dinnanzi a una vera e propria ribellione. Il suo manager Satin, che più volte ha bussato alla porta del Napoli (ha iniziato a lanciare segnali minacciosi già a febbraio «il Napoli? è un piccolo club», disse), ha replicato con un insolito silenzio.

«Non devo aggiungere altro», ha spiegato al telefono, rafforzando in tal modo la dura, insolita, presa di posizione del difensore. Confermando i toni del colloquio del 25enne con il quotidiano francese. La sensazione, più che quella che andrà via, è di un giocatore che ha molto più che una mezza parola con qualche altro club. Diciamo che qualcuno (il Chelsea) si prepara a coprirlo d'oro in caso di approdo nel Regno Unito.Già, ma il punto è tutto qui: il Napoli non pensa affatto di cedere questa estate Koulibaly. Ed è quello che il ds Giuntoli ha ripetuto ogni volta a Satin. Non è una questione di prezzo: Koulibaly è uno dei punti di forza del Napoli della prossima stagione. Il ragazzo - e chi lo guida - lo ha capito ed è probabile che per questo sia partito il piano B: e il sasso (ma è un macigno) nello stagno è stato lanciato. La prevedibile corsa al «ritocco» di Satin non ha prodotto gli effetti desiderati e allora la strategia è quella di sbattere i pugni sul tavolo. Con una enorme caduta di stile. «Ci sono delle offerte, ma non ho mai parlato con Conte - dice - Voglio fare la scelta più vantaggiosa, e non solo sotto il profilo economico». Se non è un pensiero esplicito a voler cambiare aria, poco ci manca.

E De Laurentiis? Si sa, battere cassa così non è il modo migliore per iniziare una trattativa col patron. Il Napoli non ritiene una priorità il contratto di Koulibaly e la «sparata» di Kalidou non cambia la strategia: non sono previsti incontri. Un'uscita ad effetto a cui, segue, dopo poche ore, quella di uno degli agenti di Insigne, Della Monica. Il procuratore, parlando a Radio Crc, è laconico. «De Laurentiis ha sempre detto che Lorenzo sarà il Totti di Napoli e c'è da dire che l'attaccante della Roma è sempre stato gratificato e allo stesso modo Insigne si aspetta lo stesso trattamento. Il Barcellona su Insigne? Non voglio andare nei dettagli. Sono certo che De Laurentiis saprà gratificare il calciatore come merita, in caso contrario le società non mancano», le sue dichiarazioni tutte d'un fiato che lanciano la palla nella metà campo del club azzurro. Il ragazzo di Frattamaggiore (che ha rinnovato lo scorso anno) vedrà il club dopo l'Europeo. Ma in questo caso, non sembrano esserci particolari preoccupazioni sul destino in azzurro di Insigne. Tant'è che tocca ad Antonio Ottaiano, altro agente di Lorenzo chiarirlo: «Il rinnovo non è una priorità. iL riconoscimento ce lo aspettiamo, ma tutto avverrà nella massima serenità». Meno male...
© RIPRODUZIONE RISERVATA