La Juve arriva a Napoli tra gli sfottò:
«3 giugno, godo ancora»

La Juve arriva a Napoli tra gli sfottò: «3 giugno, godo ancora»
Giovedì 30 Novembre 2017, 21:19 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 10:19
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Accoglienza "calda" e con una punta di ironia quella della Juventus all'hotel Parker's di corso Vittorio Emanuele a Napoli. Il bus bianconero è stato accolto da un manipolo di tifosi azzurri con tanto di striscione "3 giugno godo ancora - sono un miserabile" riferito alla sconfitta della Juve nella scorsa finale di Champions contro il Real Madrid. 

Intanto il grande ex Gonzalo Higuain, mister 100 milioni, 'core 'ngrato per i napoletani, sarà al San Paolo. Ma nella Juventus in volo per Napoli, dove spera di recuperare terreno nello scontro diretto per la corsa scudetto, si ferma un altro big, Mario Mandzukic, bloccato nell'ultimo allenamento da un problema al polpaccio sinistro. Cambia così il volto dello scontro diretto, un test importante ma non decisivo per Massimiliano Allegri. Che assegna ai partenopei il ruolo di favorita per il tricolore, senza risparmiare qualche frecciata al collega-avversario Maurizio Sarri. «Al momento abbiamo fatto il cammino che dovevamo fare, è il Napoli che sta facendo delle cose straordinarie», è l'analisi che Allegri fa del cammino in campionato. Reina e compagni hanno vinto 12 partite e ne ha pareggiate solo due: «bisogna fargli i complimenti - sottolinea il bianconero -. Per noi è un buon test in vista dell'Olympiacos, la prima partita decisiva della stagione».

 

 

Non un tentativo di togliere pressione ai suoi, ma la reale convinzione che «si tratti di un test, una partita di grande fascino in uno stadio pieno: una partita spettacolare grazie ai giocatori tecnici, una sfida importante, da affrontare da grande squadra». Un «passaggio importante ma non definitivo», sottolinea, perché «l'importante sarà arrivare a marzo nelle migliori condizioni per giocarsi il rush finale». Certo la squadra di Sarri «gioca un calcio bellissimo», ed è anche cambiata molto rispetto agli anni scorsi, in meglio, «imparando a fare anche la fase difensiva» e trovando «quel giochino lì sulla sinistra» che coinvolge Insigne, Hamsik e Mertens. «Hanno capito che per vincere i campionati bisogna avere la miglior difesa - prosegue Allegri -, quest'anno magari non ce l'avremo noi, speriamo di vincere lo stesso. O magari diventeremo noi la migliore difesa».

Un auspicio sincero, visto le difficoltà del reparto, che recupera Chiellini ma perde Howedes a pochi giorni dal debutto per un problema al quadricipide della coscia destra. Anche in attacco, comunque, le scelte sono tutt'altro che scontate. Compresa quella sull'impiego, dall'inizio o a partita in corso, di Higuain. «Bisogna capire come sta la mano, quando dolore ha», spiega Allegri, secondo cui «rischiarlo sarebbe inutile quando abbiamo altre trenta partite da qui alla fine della stagione». I problemi d'infermeria, comunque, non frenano le ambizioni bianconere: «Non firmo per il pari», sottolinea il tecnico, convinto che «la vittoria sarebbe un bel balzo in avanti», ma anche che «il pari sarebbe un bel risultato». L'importante, a prescindere dal risultato, è la prestazione: «ci serve una bella prova dal punto di vista tecnico, tattico e fisico», conclude Allegri, che nega le liti nello spogliatoio - «speravo si fossero picchiati, ogni tanto un pò di casino nello spogliatoio serve» - e stuzzica Sarri. «Si lamenta perché gioca la Champions? Non gli sto più dietro, una volta ce l'ha col campo, un'altra col fatturato - taglia corto -, secondo me è una strategia per creare confusione...».

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