Napoli, la promessa di Maradona:
«Questa gente merita un altro scudetto»

Hamsik e Maradona
Hamsik e Maradona
di Gennaro Arpaia
Mercoledì 18 Gennaio 2017, 22:49 - Ultimo agg. 19 Gennaio, 20:26
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Si chiude con una lunga intervista all'emittente avellinese +N la parentesi napoletana di Diego Armando Maradona, l'argentino che, in occasione dello spettacolo al San Carlo, ha colto l'occasione anche per incontrare Sarri e il suo Napoli, a quasi trent'anni di distanza dall'ultima volta. «Quando sono arrivato io, nessuno voleva venirci a Napoli. Non perché le mogli preferissero fare shopping a Milano, come oggi, ma perché c'era paura di non vincere. Poi abbiamo fatto bene, vincevamo ovunque, abbiamo avuto la percezione di poter vincere qualcosa di importante ad un certo punto».
 


Nel 1985, però, le strade di Diego e del Napoli avrebbero potuto già dividersi: «Andai da Ferlaino e gli dissi: “Allestiamo una squadra per vincere o me ne vado”, lui mi guardo perplesso, ma seguì il mio consiglio.
Lo scudetto perso col Milan ancora brucia; le voci dell'epoca non erano vere, nessuno fu mai avvicinato dalla camorra né Ferlaino volle vendere il titolo a Berlusconi. Semplicemente furono più forti di noi. La scelta di Higuain? Alla gente ha dato fastidio il modo in cui è andato via; fosse stata una cosa pulita, sarebbe ancora apprezzato dai napoletani».
 
 

Il Pibe de Oro conferma le voci di un suo probabile ingresso in società, in un ruolo ritagliato appositamente da De Laurentiis: «Ho parlato con il Presidente, lui è un imprenditore di alto livello, vuole vincere. Ci aggiorneremo a Madrid quando il Napoli sarà al Bernabeu per capire se ci saranno novità. Questo Napoli ha tante qualità, con qualche innesto ancora può essere temuto da tutti e vincere. Ma la gente che va sugli spalti la domenica merita già lo scudetto. Non importa chi verrà dopo di me o De Laurentiis: noi passiamo, il Napoli resta. La sfida a Madrid sarà difficile: avessero giocato oggi, il Napoli avrebbe avuto tante certezze, ma comunque in Spagna nessuno vede un Napoli già eliminato, mettiamocela tutta!»
 

In chiusura un pensiero a Diego Jr, il figlio napoletano ritrovato dopo anni di battaglie ed incomprensioni: «Ho sbagliato per trent'anni. È una persona eccezionale: parla come me, pensa come me, si arrabbia come me e come gesticola. È come vedersi allo specchio, adesso spero resti con me».



 

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