Mertens-Insigne, che coppia:
​i migliori gemelli del gol

Mertens-Insigne, che coppia: i migliori gemelli del gol
di Roberto Ventre
Martedì 23 Maggio 2017, 10:00
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Mertens-Insigne, la coppia più bella della serie A. Nessuno come i due attaccanti azzurri: 44 reti, una in più di Dzeko e Salah (43). Ben dieci gol di distacco per Higuain e Dybala, i due argentini della Juve che sono a quota 34. La vittoria più bella di Sarri che, dopo la partenza del Pipita e nell'emergenza per l'infortunio di Milik, ha trovato la formula magica per l'attacco spostando Dries da esterno a centravanti.

E cosi i due inseparabili amici, da rivali sulla fascia sinistra per il posto da titolare, sono diventati partner d'attacco e i due incubi maggiori per le difese avversarie. I due piccoletti (1 metro e 69 Mertens; 1 metro e 63 Insigne) due giganti dell'area di rigore non solo per i gol ma anche per gli assist ai compagni. Solo Dzeko e Salah reggono il confronto e sono soltanto una rete più sotto. Una coppia completamente diversa quella di Spalletti: il bosniaco è un centravanti fisico, la classica prima punta, forte di testa, un punto di riferimento centrale intorno a cui gira Salah, l'egiziano perfetto da seconda punta.

Mertens è la grande sorpresa della stagione: 27 gol il belga, a un solo passo da Dzeko, capocannoniere a quota ventotto, 33 reti in totale, record personale, stracciato quello precedente di 27 gol nel Psv del 2011-2012. Rendimento straordinario anche di Insigne, 17 gol: continuità e qualità. La differenza l'hanno fatta anche con gli assist. Già perché tutti e due sono imprendibili quando puntano la porta e hanno grande capacità di lettura nella giocata mandando in porta i compagni meglio piazzati: 8 assist Insigne e 6 Mertens. Intesa perfetta, i due si trovano ad occhi chiusi: scambi stretti, uno-due, ricerca della verticalizzazioni, capacità di tagliare dall'esterno verso il centro e dalla posizione di centravanti a quella di esterno. Il tutto a velocità supersonica, rapidità di pensiero e di esecuzione: scatti, finte e tecnica sopraffina.

Sono loro i gemelli del gol della serie A, hanno preso in tutto e per tutto il posto di Higuain che l'anno scorso da solo di gol ne segnò 36. I due azzurri ne hanno segnato 44 in questo campionato: le finalizzazioni degli schemi di attacco sono diverse nel senso che si punta su più interpreti e non su uno soltanto. Sollecitata in continuazione la punta centrale, i movimenti dentro-fuori di Mertens che agevolano il compito di Insigne, bravo a sua volta ad inserirsi e provare la conclusione soprattutto con il suo tiro a giro.

Intesa perfetta dentro e fuori dal campo, grande rapporto a tutto tondo, sorrisi e capacità di stemperare con una battuta i momenti di maggiore apprensione del gruppo. Sono amici davvero, lo erano anche quando si giocavano il posto da titolare, lo sono ancora di più adesso che giocano in tandem. La concorrenza per il posto da titolare di esterno sinistro nel tridente di attacco da una parte poteva fungere da stimolo ma dall'altra anche da freno psicologico. La continuità, infatti, è sicuramente l'elemento che dà maggior serenità e serve ad accrescere l'autostima e la fiducia nei propri mezzi. Tutti e due a un certo punto della stagione hanno avvertito in pieno la considerazione di Sarri proprio da quando sono stati schierati con continuità. Insigne ha giocato sempre titolare dalla sfida con l'Empoli al San Paolo, ben 28 partite consecutive. Più o meno le ha giocate tutte anche Mertens, salvo qualche rarissima eccezione: i numeri parlano chiaro. Trentasei presenze in campionato per Lorenzo (una sola panchina a Crotone), 8 su otto in Champions e 4 su 4 in coppa Italia: in totale ben 48 partite e 19 reti tenendo presenti anche quella in Champions League a Madrid contro il Real e quella in coppa Italia al San Paolo contro la Juventus. Giusto tre partite in meno per Mertens, 45 in totale (34 in campionato, 3 in coppa Italia e 8 in Champions League). Nessuno come loro per gol, assist e continuità di rendimento. I due piccoletti della serie A veri e propri giganti davanti ai tandem con i superbomber.
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