Napoli-Atalanta, le pagelle di Mimmo Carratelli

Napoli-Atalanta, le pagelle di Mimmo Carratelli
Lunedì 28 Agosto 2017, 08:26
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6,5 REINA
Un giorno all’improvviso, il Psg. Chi ti piglia per francese, chi ti piglia per spagnolo. Ma cos’è questo disco dei Pooh: “Mi dispiace, devo andare, il mio posto è là”. A Parigi? Stai uscendo di Senna. E’ qui la Ville Lumiére, Napoli mille culure. Grande respinta di pugno, smanacciata sul colpo di testa di Hateboer, uscita alta e decisa nel finale. Sugli spalti un cartello: “Pepe, resta. Chiara”.
 
6 MAGGIO
Squalificato Hysaj, compare il Re Maggio contro il Papu Gomez, la stella cometa che lo sorprende alle spalle. Ma Christian non perde mai la bussola. Si batte con vigore, argina il fantasista atalantino. Vince l’ansia, da collaudato professionista, e consente poche giocate al Papu, un paio di cross. Alla fine, non sfigura ed è sempre deciso nei contrasti. Spreca un contropiede.
 
7 ALBIOL
Il signor Maginot, più che organizzare la linea difensiva, libero da marcature fa il regista arretrato (il Papu Gomez cerca di ostacolarne le uscite). Un paio di eccellenti chiusura. In soccorso a Maggio su Gomez. Sostiene anche Koulibaly contro Petagna. Partita esemplare giocata con la consueta sicurezza e l’eleganza del tocco. Avanza, ma non scopre mai la linea difensiva.
 
6,5 KOULIBALY
Kalidou 1,87 contro il triestino Petagna 1,90. Sfrigolio di tibie, peroni, muscoli e cartilagini nella battaglia dei giganti. Kalidou ha la meglio e Petagna non conclude la partita (esce dopo il primo tempo). Duello stravinto col piazzamento, l’anticipo, il contrasto vigoroso. Nella ripresa, ha meno problemi e gioca in scioltezza. Una sola volta saltato (Hateboer) sulla linea del fallo laterale.
 
6,5 GHOULAM
Su e giù, spazzola la corsia sinistra dove però, nel primo tempo, non s’accende la Piedigrotta azzurra. E’ il postino che bussa sempre due volte e anche più col cross. Qualche problema difensivo contro Hateboer, ma prende sempre l’iniziativa e costringe l’olandese ad arretrare e difendere. Il migliore nel primo tempo negativo degli azzurri. Resiste e va anche nella ripresa.
 
7 ZIELINSKI
Impalpabile per tutto il primo tempo, smarrito, non trova la posizione. Ma il lampo della ripresa per il pareggio, una gran botta all’incrocio dal limite, ne riscatta la prova e vale la risalita azzurra. Quando entra Allan per Hamsik prende quota. Poi Sarri, che rivoluziona il centrocampo, lo fa uscire impiegando Rog (74’).
 
4 JORGINHO
Contro Ilicic perde il centro di gravità permanente. Perde palloni, perde tutto. Ilicic lo infila in velocità. L’azzurro soffre, stringe i denti, ma non si ritrova. Assenza completa in costruzione, cede anche nei contrasti. Gira a vuoto. Praticamente, fuori partita. Nella ripresa esce al 66’ lasciando il campo a Diawara.
 
4 HAMSIK
Palloni imprecisi, palloni persi, non riesce mai a superare Cristante che non contrasta sul gol dell’atalantino. Se gioca di punta, Toloi lo stoppa. Braccato, va avanti a luci spente. Si perde in un gioco insulso, piccoli tocchi, giocate senza convinzione. La peggiore esibizione di Marek. Lascia il campo ad Allan (58’).
 
6 CALLEJON
L’invito perenne all’amico Insigne: guardami e di lanci saziami. Ma la difesa atalantina svetta e chiude. Redarguito da Sarri quando s’accentra troppo. Sul cross di Ghoulam, Gosenz gli soffia la palla-gol sulla linea di porta (34’). In netta ripresa nel secondo tempo partecipando all’irresistibile azione della terza rete.
 
7,5 MERTENS
Raddoppiato, accerchiato, asfissiato. Una lieve conclusione nel primo tempo. Ma il suo calcio è come il rock, avvelena l’esistenza d’ogni muro che ad oltranza arma fiera resistenza. Fionda di destro il gol del sorpasso sul delizioso invito di testa di Insigne, poi l’assist a occhi chiusi per il gol di Rog. Implacabile.  
 
6 INSIGNE
L’Insigne artista non pennella, non spennella, non tratteggia e non colora nel primo tempo in cui il Napoli è soffocato dall’Atalanta. Però non si arrende e corre, copre, tenta di sfondare. Risorge nella ripresa, più convincente, più scatenato. E piazza per Mertens, di testa, l’assist del secondo gol, una vera liberazione.
 
7 ALLAN
Prende il posto di un inguardabile Hamsik (58’). Subito in partita avviando l’azione del sorpasso. Poi corsa e pressing continuo. Palloni strappati agli avversari. Ed è ancora lui a prendere palla e ad impostare l’azione della terza rete. Incontenibile con l’Atalanta che cede alla riscossa azzurra. Allan ne è il fantastico condottiero.
 
7 DIAWARA
Prende il posto dello smarrito Jorginho (66’) e, a centrocampo, si erge una colonna, un mostro da combattimento. Sradica palloni e invita i compagni all’attacco. Avvia l’azione del sorpasso. Il centrocampo bergamasco scompare dominato dal ventenne della Guinea, protagonista assoluto del recupero del match.
 
7 ROG
Sostituisce Zielinski (74’) ed entra d’impeto nella partita, come fa sempre. Sicurezza, fisicità, eccellenti tempi di gioco e va a concludere con una botta sicura l’azione del terzo gol passata dai piedi di Allan, Callejon e Mertens. Un ragazzo coraggioso che balza dalla panchina di scatto per partecipare alla festa finale.
 
7 SARRI
Preferisce l’usato scuro e schiera i titolarissimi col ritocco di Zielinski più offensivo di Allan. Gli rode il flop totale dell’anno scorso contro l’Atalanta. Gli rode Gasperini che gli ha concesso sempre poco. Rododentro. E l’Atalanta è ancora l’orca cattiva (orca miseria). Gasperini lo gioca nel primo tempo spegnendo il tiki-taka del Napoli. Tarda a ricostruire il centrocampo che non va, ma quando inserisce Allan per Hamsik, Diawara per Jorginho, poi Rog per Zielinski vince la partita in rimonta. E’ un Napoli diverso. Contro l’Atalanta poco palleggio elegante, ma grande prova di carattere sotto di un gol per quaranta minuti. Dopo il pareggio, la squadra torna sicura e irresistibile concludendo il match in bellezza con una larga vittoria.
MIMMO CARRATELLI
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