E ora il colpo di mercato per tornare grandi

E ora il colpo di mercato per tornare grandi
di Francesco De Luca
Mercoledì 7 Dicembre 2016, 08:24 - Ultimo agg. 08:46
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Le notizie sulla partita del Besiktas, sotto di 4 gol a Kiev dopo un tempo, hanno subito rassicurato Benfica e Napoli: il successo della Dinamo sui turchi qualificava entrambe agli ottavi. Ma gli azzurri hanno voluto che questa fosse una notte da ricordare: hanno vinto e si sono piazzati al primo posto del girone con i gol di Callejon e dello straordinario Mertens, un giocatore che ha la cultura della Champions.

La tattica è stata in parte dettata dal risultato di Kiev: né il Benfica né il Napoli hanno dovuto forzare grazie all'imprevista vittoria degli ucraini, che hanno tirato fuori l'orgoglio in una partita per loro utile soltanto sotto l'aspetto del prestigio. Peraltro, sull'1-0 il Napoli ha giocato con maggiore scioltezza e ha proposto il piacevole gioco che è il marchio di fabbrica di Sarri, arrivando poi al raddoppio con Mertens. Come aveva detto il tecnico, la qualificazione agli ottavi - per la prima volta da primi nel girone: era questo l'obiettivo - è un risultato meritato, il giusto premio per quanto era stato fatto nelle prime due partite, vinte su Dinamo e Benfica, e in quella a Istanbul, dove il Napoli aveva pareggiato dopo aver dominato.

Sarri aveva apportato una sola variazione alla formazione che aveva battuto l'Inter, schierando Allan al posto di Zielinski perché il brasiliano assicura maggiore copertura. Riconfermato Gabbiadini, che ha cercato con tutte le sue forze di sbloccarsi, sollecitato anche dai compagni. Il gol lo ha fatto ma in fuorigioco all'inizio del primo tempo. Quando è uscito, il Napoli ha segnato due volte: ha colpito Callejon su assist di Mertens, inserito al posto di Manolo, come aveva anticipato il tecnico, chiarendo che sarebbe servito un elemento di personalità e qualità nell'ultima mezz'ora. E il belga ha entrambe. È il giocatore più internazionale del Napoli: sa essere decisivo anche in venti minuti, scendendo in campo dal 1' o nel corso della partita offre quasi sempre un rendimento molto elevato, senza mai lamentarsi se resta fuori. Un'assoluta garanzia, al contrario di difensori che sbagliano spesso, e in maniera grave. Ieri sera è stato il turno di Albiol - proprio il giocatore che era stato rimpianto durante due mesi di assenza per problemi fisici - che ha regalato a Jimenez il gol del 2-1.

Adesso c'è da pensare a risalire in classifica e a rafforzare l'attacco, da due mesi privo di Milik. Le ultime tre partite del 2016 sono le trasferte a Cagliari e Firenze e il match interno col Torino: si possono recuperare punti sulle squadre che sono davanti considerando che la Roma è attesa dai confronti diretti con Milan e Juve e dovrà giocarli senza Strootman, la cui squalifica con la prova tv ha acceso i sospetti della dirigenza giallorossa (l'ombra del complotto da tempo non era evocata). C'è poi il discorso del mercato. Ammesso che De Laurentiis aspettasse l'esito della prima fase della Champions per capire se e come operare, i dubbi si sono dissolti. Serve la punta, e di qualità, per consentire a Sarri di non dover arrangiarsi e far sì che Milik non forzi i tempi di recupero. Superata una complicata fase immediatamente successiva allo stop del polacco, il Napoli ha ripreso fiato, ritrovando energie e gioco. Per questo sarebbe un peccato non metterlo nella condizione di essere assolutamente competitivo fino a maggio perché è davvero tutto possibile, in campionato e in Europa.
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