Napoli cooperativa del gol:
​firma record storico di 45 reti

Napoli cooperativa del gol: firma record storico di 45 reti
di Roberto Ventre
Lunedì 16 Gennaio 2017, 10:41
3 Minuti di Lettura
Altri tre gol, il Napoli tocca quota 45 in venti partite: il migliore attacco della serie A, segno più rispetto alla scorsa stagione (41 reti alla ventesima giornata), record assoluto della storia azzurra (il precedente di 43 gol fu stabilito nel 2013-2014 e 1987-88). L'anno scorso il finalizzatore principe erA Higuain, l'argentino in venti giornate segnò venti gol, quindi praticamente la metà). Quest'anno Sarri ha avuto il grande merito di allargare la cooperativa del gol: a segno sono andati ben undici azzurri, l'anno scorso allo stesso punto della stagione erano invece soltanto otto. Contro il Pescara il gol numero 12 in campionato per Mertens, il cinquantesimo in maglia azzurra: il belga sgomita sempre più tra i bomber del campionato ed è diventato implacabile da quando Sarri lo ha spostato centravanti. In effetti, però, la rete contro la formazione di Oddo è arrivata proprio nel momento di partita in cui Mertens si era cambiato di posizione con Callejon allargandosi a destra: così è stato lui il primo ad attaccare lo spazio sul cross basso di Allan.

Una squadra dei record, quindi, che ha come marchio la grande forza offensiva, esattamente come l'anno scorso: nonostante la perdita pesantissima di Higuain e l'infortunio di Milik il tecnico azzurro è riuscito a rimodellare la formazione che riesce lo stesso a trovare con facilità la via del gol. Dopo 27 partite ufficiali gli azzurri hanno segnato 59 gol, tra campionato, Champions League e coppa Italia: l'anno scorso il Napoli era a quota 66, quindi aveva messo a segno sette reti in più, però gli azzurri giocavano l'Europa League e non la Champions ed erano inseriti in un girone contro formazioni non di prima fascia.

In questa stagione segnano gli attaccanti ma anche gli altri e si sta confermando su altissimi livelli anche Hamsik, il capitano slovacco che contro il Pescara ha realizzato l'ottavo gol stagionale (6 in campionato e due in Champions League), quello numero 106 in maglia azzurra e si è avvicinato quindi a una sola lunghezza da Sallustro e a nove da Maradona, il recordman assoluto con 115 reti. Prosegue, quindi, l'inseguimento a Diego e il ritmo è quello giusto.
Una squadra che quando sviluppa la manovra offensiva riesce a farlo sempre con grande armonia e in questa stagione il valore aggiunto è rappresentato dall'apporto dei difensori: Tonelli ha segnato la seconda rete, stesso numero di gol di Chiriches, una rete l'hanno segnata Maksimovic e Koulibaly. In totale sono sei le reti difensori centrali azzurri messe a segno finora nelle tre competizioni.

Napoli diventato di ferro dopo il ko di Torino contro la Juventus, l'ultima sconfitta in ordine di tempo, quella del 29 ottobre (l'ultimo ko in Champions League il 19 ottobre contro il Besiktas). Da quel momento una serie utile di nove risultati utili consecutivi in campionato, tre in Champions League e uno in coppa Italia: in totale, quindi, tredici risultati utili di fila e un'imbattibilità che dura da due mesi e mezzo. Azzurri che hanno sempre vinto nel 2017, tre vittorie su tre piazzate in otto giorni e tutte al San Paolo: una miniserie con otto reti all'attivo e tre al passivo. Squadra da record in quanto a gol segnati, da migliorare invece l'aspetto delle reti subite: 23 gol incassati (come l'Inter), peggio di Milan, Juve, Lazio e Roma.

Ritmo da Champions quello del Napoli che però dovrà mantenere questo livello o possibilmente andare ancora più forte perché hanno vinto ancora anche le altre rivali Champions (Lazio, Roma e Inter), in attesa che stasera scenda in campo il Milan contro il Torino. Altri tre impegni a gennaio: la trasferta di sabato al Meazza proprio contro i rossoneri, poi i quarti di finale di coppa Italia al San Paolo contro la Fiorentina e il match ancora a Fuorigrotta contro il Palermo. Una serie magica di sette vittorie nelle ultime otto partite (comprese quelle di coppa Italia con lo Spezia e di Champions league a Lisbona con il Benfica). Un solo pareggio, quindi, a Firenze e cinque successi in campionato (Inter, Torino, Cagliari, Sampdoria e Pescara). Una squadra che vince e segna e ora però dovrà limitare il numero di gol al passivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA