Napoli. Da Reina a Sarri, anatomia della crisi

Napoli. Da Reina a Sarri, anatomia della crisi
di Francesco De Luca
Venerdì 21 Ottobre 2016, 08:57
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Poco o niente da salvare negli ultimi 270 minuti del Napoli tra campionato e Champions League. Le sconfitte contro Atalanta e Roma hanno allontanato dalla Juve la squadra, scivolata a due punti dal secondo posto. 

Il terzo ko contro il Besiktas fa vacillare il primato nel girone europeo che appariva blindato dopo le vittorie su Dinamo Kiev e Benfica. Arrivati sul più bello - la prestazione contro i portoghesi, elogiata anche oltre confine, fino ai raffronti col tiki-taka del Manchester City di Guardiola - gli azzurri si sono fermati. Una frenata inattesa e brusca che fa riaffiorare tensioni tra De Laurentiis e Sarri sulla valutazione dei rinforzi e degli obiettivi e fa emergere in tutta la loro chiarezza i problemi di tre reparti che sembravano funzionare alla perfezione, in un’armonia tattica che si è dissolta in questi maledetti 270 minuti. 

Ha contributo il calo di rendimento di uomini chiave nel gioco di Sarri, ma hanno pesato anche errori del tecnico, a cominciare da quel riposo risparmiato ad alcuni titolari, a dispetto dello stress fisico e psicologico dopo il match di Champions, nella partita di Bergamo, dove si è registrata la prima delle tre cadute in questo infelice ottobre.


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