Napoli, Hamsik-Zielinski: il vento
dell’Est porta gol, punti e nuova felicità

Napoli, Hamsik-Zielinski: il vento dell’Est porta gol, punti e nuova felicità
di Pino Taormina
Sabato 3 Dicembre 2016, 17:31 - Ultimo agg. 19:53
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Che bello questo vento che soffia da Est. Freddino? Macché. Regala proprio un bel teporino. E il Napoli ne aveva proprio bisogno dopo questi due mesi con una sola, misera, vittoria al San Paolo. E se Milik è ai box, ci pensano prima Piotr Zielinski, polacco, e poi Marek Hamsik, slovacco, a riportare il Napoli in paradiso.

Ma è il ciuffo biondo di Zielinski a illuminare il San Paolo e a mettere in ginocchio la povera Inter di questi tempi, con il suo primo gol in azzurro e con alcuni tocchi morbidi da straordinario fantasista: in alcuni momenti, quando parte palla al piede, ricorda un po’ Kakà. E non è una esagerazione. D’improvviso il bambino classe ‘94 diventa il signore del gioco del Napoli. Un vero incanto. «Dobbiamo essere più cattivi sotto porta. E lo siamo stati», dice ripetendo il mantra di Sarri degli ultimi giorni e sapendo di farlo felice. «Abbiamo fatto contro i nerazzurri tutto quello che non siamo riusciti a fare nelle partite precedenti - racconta - abbiamo giocato bene, molto bene. Forse una delle migliori prove della stagione. Noi sappiamo di essere forti ed è per questo che non temiamo il Benfica: andremo lì per vincere, perché sappiamo che possiamo riuscirvi».

È il suo primo gol in azzurro: lo scorso anno, a Empoli, di gol ne aveva fatti cinque. L’ultimo con il Torino, il 15 maggio scorso. «Sarri mi dice che posso fare sempre meglio, e ha ragione. Con l’Inter ho segnato, spero di averlo fatto contento questa volta». E pensare che ad aprile era stato già fotografato con la maglia del Liverpool: Klopp lo aveva fatto seguire a lungo a Empoli e alla fine se ne era innamorato perdutamente. Solo che ai Beatles e a John Lennon, il ragazzo polacco ha poi preferito la canzone napoletana. Merito della tenacia del ds Giuntoli, che ha continuato a pedinarlo anche quando i segnali lo davano in Premier.

È cresciuto a Udine, nella scuola di Francesco Guidolin ed è diventato uomo con Marco Giampaolo. Con Sarri, a Empoli, ha avuto tanti alti e bassi ma ha cominciato a giocare nella mediana a tre: l’attuale tecnico azzurro lo ha inventato mezz’ala perché a Empoli era chiuso da Verdi e da Saponara. Un colpo di genio che diventa la fortuna del ragazzo. Cazorla e Ozil i suoi riferimenti, ma il suo idolo è stato sempre Zidane. La fidanzata Laura lo segue nella dieta: gliela gira la moglie di Lewandowski che è nutrizionista.
 

Ma è anche la notte del record di Hamsik che raggiunge a 104 gol il Matador Cavani al terzo posto nella classifica dei marcatori azzurri di ogni tempo. Al secondo posto c’è Sallustro e in cima a tutto, distante adesso solo 11 reti c’è Maradona. «Sono felice di aver raggiunto Edi - racconta Hamsik - ora vado a prendere anche il grande Diego. Ma quello che più conta è questa vittoria: volevamo i tre punti e li volevamo proprio così, giocando il nostro bel calcio. È stato un inizio partita davvero straordinario, sapevamo che dovevamo sbloccarla subito». Hamsik è stato ancora una volta tra i migliori, il suo rendimento in questa stagione è davvero da ragazzino. «Questa vittoria ci dà qualcosa in più in vista della gara con il Benfica: andremo a Lisbona per passare il turno».
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