Napoli-Inter, la pagella di Carratelli:
Reina chiude la porta, Albiol re della difesa

Napoli-Inter, la pagella di Carratelli: Reina chiude la porta, Albiol re della difesa
di Mimmo Carratelli
Sabato 3 Dicembre 2016, 08:23 - Ultimo agg. 09:27
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7 REINA
Para così colà dove lui puote e pensa a rinviare, lanci precisi a 60 metri, porta a porta meglio di Bruno Vespa. Una parata militare, anzi due su Icardi, e l’Inter firma la resa. Protegge nel primo tempo il doppio vantaggio azzurro. Chiude la porta e butta la chiave. Nella ripresa, non si fa sorprendere da Candreva e da Perisic. Un’uscita di testa fuori area.
 
6,5 HYSAJ
Agita la paletta dello stop sul binario dove irrompe il treno Perisic, la freccia della Croazia. Lo stringe, lo bracca, lo accorcia portandolo su un binario corto. Di Perisic si hanno poche notizie. Stronca in area un contropiede interista. Prende una botta nel finale del primo tempo, stringe i denti, prosegue nella sua partita regolare, ordinata e lascia il campo al 61’.  
 
7 ALBIOL
Riprende il suo posto e trova Icardi col fuoco che gli mette addosso Wanda Nara. Ne doma il piacere del gol, l’erotismo del dribbling, il petting e il futting. Un paio di errori nel primo tempo e un solo tiro concesso a Icardi (fuori). E’ il sovrano incontrastato della difesa. Sul corner di Ghoulam è nell’area interista, passa indietro la palla a Insigne che batte in rete il 3-0.
 
6,5 KOULIBALY
Il re dei palloni recuperati, si dirotta quando occorre su Candreva, attaccante che porta la dinamite nello scarpino destro. Autentica divinità guerriera, impone ai nerazzurri che né di venere né con Marte possono fare la loro parte. Fa terra bruciata nella sua zona. Sbaglia un solo pallone di testa nell’area di Reina. Taglia il campo in verticale, va al tiro, però fuori bersaglio.
 
6,5 GHOULAM
Dopo l’apparizione di Strinic, torna per i famosi triangoli a sinistra per costruire i cross sull’ipotenusa. Si fa notare soprattutto sui calci d’angolo quando li batte da destra, sempre insidiosi, costringendo due volte Handanovic a respingere faticosamente. Da un suo corner nasce l’azione del terzo gol. In fase difensiva non subisce mai l’iniziativa di Candreva.
 
7,5 ZIELINSKI
Allan fuori. Più sprint col polacco contro Kondogbia, cingolato francese semovente. Partitissima con il gol apri-partita e l’assist per il raddoppio di Hamsik. Si propone continuamente evidenziando la lentezza e l’imbarazzo del centrocampo interista. Brozovic gli strappa la palla di un secondo gol. Grande protagonista.
 
7 DIAWARA
Rieccolo titolare a confronto con For Ever Banega, l’argentino che muove il centrocampo e l’altre stelle dell’Inter. Cancella Banega e sostiene l’offensiva azzurra in tandem con Hamsik. Straordinaria giocata a centrocampo quando con una finta e una giravolta lascia sul posto Perisic. Disinvolto in tutte le giocate.
 
 
 
8 HAMSIK
Vede il gioco come pochi (Pallonetto Santa Lucia), senza rivali nella casistica dei passaggi riusciti. E va in gol, controllo di destro e botta di sinistro (104 reti col Napoli, come Cavani). Protagonista assoluto. Diawara gli dà subito la palla e lo slovacco sprinta trascinando il Napoli all’attacco. Va al tiro più volte.
 
7 CALLEJON
E’ nata Aria (ah che bell’Aria doce), secondogenita dell’equilibratore che salta sul treno dell’Ansaldi Trasporti e va a porgere a Zielinski la palla del primo gol. Gioca in profondità (7 verticale). In questo match ritorna brillante, continuo, irresistibile. E’ Callejon de la Barca che firma la vita è sogno. Scritto sull’erba.
 
6,5 GABBIADINI
Non s’impantana nello stagno con Ranocchia e impegna l’altro stopper (cos’è cos’è che fa fallire quel Miranda, è chiara la faccenda sono quelli come me). Gioca una quindicina di palloni, i compagni lo servono spesso. Tre tiri nello specchio. Stanco, nel finale manca la battuta al volo vicino ad Handanovic.
 
7 INSIGNE
Canta il popolo esultante che al momento culminante con un tiro in controcanto Lorenzinho fece gol e quest’Inter si fumò. Quattro centri nelle ultime tre partite. Contro D’Ambrosio di Caivano (chi va piano, va sano e va a Caivano), Lorenzinho accelera e con pizzichi e vase fa mille pertusi. Esce per Lisbona (58’).
 
6 GIACCHERINI
Rileva Insigne che Sarri richiama in vista della partita di martedì a Lisbona. Sbaglia il primo tocco per Gabbiadini, poi impegna D’Ambrosio e ha una gran voglia di sfondare. Punta l’area interista in un paio di occasioni, vuole il gol e lo manca a un minuto dalla fine da favorevolissima posizione colpendo male.
 
6 MAGGIO
Torna Maggio (rrose, che belli rrose). Al posto di Hysaj infortunato dal 61’. Subito in partita. Controlla prima Perisic (gli sfugge una sola volta), poi Palacio che sostituisce Candreva ma gioca a sinistra. Ha anche modo di avanzare sostenendo l’attacco. Al 79’ notevole inserimento offensivo, ma viene messo giù.
 
s.v. ROG
Eccolo, finalmente, il croato tanto atteso e proposto da De Laurentiis. Presidente accontentato. Entra al posto di Hamsik (76’). Gioca sulla destra con Zielinski che si sposta a sinistra. Messo giù da Joao Mario in una azione offensiva. Poi un bel lancio per Gabbiadini. Un quarto d’ora in campo, debutto positivo.
 
7 SARRI
Mentre anche a Gino Paoli non sfugge il gelo in una stanza tra allenatore e presidente, chest’è ‘a rumba de’ scugnizzi contro l’Inter fatta a pezzi. Rinasce il suo Napoli con una partenza fulminante. Giocano sempre gli stessi? Chi tocca i fidi, muore. Fumatore incallito, sa che una sigaretta toglie 14 minuti di vita, una partita del Napoli quasi sette ore. Ma stavolta tutto fila alla meraviglia. Il centrocampo azzurro è agile contro i pachiderma nerazzurri. Gabbiadini non lo delude e nel finale dà spazio a Marko Rog. Ora resta solo Tonelli da far giocare. Si gode un grande Hamsik. Non deve intervenire mai, il Napoli ha rimesso il pilota automatico.
 
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