Callejon, Mertens e Insigne:
intoccabili a caccia di nuovi record

Callejon, Mertens e Insigne: intoccabili a caccia di nuovi record
di Pino Taormina
Sabato 25 Novembre 2017, 10:00
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Il concerto dei tre tenori. Ovvero quando lo spettacolo fa anche la differenza. E allora, qualcuno avrebbe mai potuto immagine uno show senza uno tra Pavarotti, Carreras o Domingo sul palco? No, e neppure Maurizio Sarri. Domani in campo con l'Udinese, ci sarà la conferma del tridente delle meraviglie: Callejon-Mertens-Insigne. Sarà la tredicesima volta consecutiva in campionato, ma quei tre là davanti hanno giocato in serie A dal primo minuto in 22 delle ultime 23 gare. In pratica, solo con l'Hellas Verona venne schierato Milik. Poi, per trovare un altro match senza la terribile macchina da gol schierata bisogna risalire al 12 marzo, in Napoli-Crotone, dove a giocare è stato Pavoletti al posto di Mertens.

Come li cambi quelli là davanti? Ma sì, c'è Ounas, e magari anche Zielinski che da attaccante esterno, nei minuti finali della gara con lo Shakhtar, ha mostrato di avere piede, corsa e fantasia: ma vuoi mettere gli acuti di quei tre? E infatti non è un caso che hanno giocato 37 volte titolari assieme nelle ultime 46 partite ufficiali (Champions compresa). Quello a respirare, ma solo di tanto in tanto, è stato Mertens. Nessuno è perfetto, ma loro sì. Guardiamoli spesso e riempiamoci gli occhi, tanto è impossibile stancarsi. Proviamo a fermare gli attimi e gustiamoceli tutti: il gol di Insigne agli ucraini, ma nel firmamento c'è anche il pallonetto di Mertens all'Olimpico. Ma non solo: perché i tre tenori non hanno solo i colpi di magia, ma sono anche concreti perché sono terzini, centrocampisti e mediani. Da quasi due anni, l'Italia assiste attonita alle partite del Napoli di Sarri, scoprendo talvolta che cosa è la perfezione. È un attacco che ha tutto per essere perfetto. Ed è un attacco pieno di fantasia anche senza avere sudamericani: 28 gol hanno segnato i tre dall'inizio della stagione (13 Mertens, 8 Insigne, 7 Callejon). In totale il Napoli ne ha fatti 48. Nessuno di loro intende far spazio alla propria riserva: sono tre cannibali, in questo senso.
 
Reina a parte, in 20 partite sono quelli che più di tutti sono stati in campo. Ovvero, Insigne per 1688 minuti; Callejon per 1655 e Mertens per 1641. Un dettaglio: hanno giocato sempre. In ogni match della stagione. Nessuno come loro nel Napoli: Koulibaly ha 1620 minuti nelle gambe (in 18 partite); Hysaj 1503 (in 17 partite) e così via. Tre meravigliosi cannibali che hanno fame di gol e di vittorie. E non di primati. Il Napoli non perde fuori casa dal 29 ottobre del 2016 e da allora su 20 partite ne ha vinte 17. È il record della storia azzurra, quello precedente nel 1980-1981 durò 10 mesi. Tutto questo per Lorenzo, Dries (in ogni caso settimo nella classifica della Scarpa d'oro vinta da Leo Messi per la scorsa stagione) e José è marginale: perché quest'anno loro vogliono vincere. Non c'è mai stato nella storia recente del Napoli e del calcio italiano un tridente così. Lo dice la logica, lo confermano gli occhi e il cuore, lo sanciscono i numeri. A parte l'occasione dei due 0-0 di questo campionato (con Inter e Chievo) nel tabellino solo a Verona con l'Hellas non compare uno dei loro nomi. E per trovare un evento del genere bisogna risalire al 2 aprile, a Napoli-Juventus (1-1) in cui a far gol fu Hamsik. Non vi basta? Nelle 33 partite del 2017 del campionato italiano, solo in 7 occasioni non c'è stata una loro rete. Insomma, un acuto dei tre tenori c'è quasi sempre. È una sorta di garanzia, il marchio di fabbrica della capolista che sogna a occhi aperti.
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