Napoli. L'estate è finita ma il campionato va avanti

Napoli. L'estate è finita ma il campionato va avanti
Giovedì 22 Settembre 2016, 12:39 - Ultimo agg. 12:43
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Quella in programma ieri a Marassi davanti alle tifoserie più belle del mondo, non per niente gemellate tra di loro, era una partita considerata da alcuni una partita come un'altra, solo da giocarsi nmiez a semmana, e da altri la prova suprema della maturità, solidità, e più in generale grandiosità del Napoli. Tutto sbagliato nell'uno e nell'altro caso. Nel primo perché una partita in trasferta a Genova non è mai una partita come un'altra e nel secondo perché non è certo da una partita singola che si misura la maturità di una squadra. Certo, se il Napoli avesse vinto avrebbe mantenuto intatto il primato in classifica ma considerato com'è andata a finire l'anno scorso, con gli azzurri sopra per tutto il girone di andata, io direi che forse forse, se non altro per ragioni di scaramanzia, quasi quasi è meglio cambiare l'ordine degli addendi nella speranza che cambi pure il risultato finale. Detto questo, va chiarito in premessa che quella del Napoli ieri è stata una prestazione brillante come le volte a botte in vetro della Galleria Umberto. Nun s' verev nient e quel poco che si vedeva faceva sostanzialmente schif ma c'è un ma e questo ma è costituito principalmente dagli evidenti problemi di vista del direttore di gara, Damato.

Dice: ma non ci si può appigliare alle decisioni arbitrali! Va bene, ma non ci si può appigliare manco a Milik in area di rigore come se fosse il corrimano dell'R2! Al netto delle sviste arbitrali, però, anche il pareggio col Genoa ha mostrato cose buone.
Innanzitutto che Sarri ormai considera quei giovanotti seduti con lui in panchina non dei rappresentanti di pasta, acqua e caffè mandati dagli sponsor per garantire durante la partita almeno il conforto dei generi alimentari di prima necessità bensì calciatori professionisti da usare alla bisogna quando in campo le cose vanno male. E questo, signori miei, mi pare già un ottimo risultato. Poi che sicuramente Habemus Portierem!. Reina, insomma, c'è. E non è affatto quella specie di talpa con la maglia attillata che molti hanno descritto nelle ultime settimane. È un portiere normovedente che ieri ha levato dal sette diverse jastemme, gol e palloni mantenendo inviolata la porta e inalterata l'imbattibilità della squadra. Insomma, ieri è finita l'estate mica il campionato. Animo!
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