Sos Napoli, la difesa è imbarazzante:
l'uscita di Ghoulam la chiave di volta

Sos Napoli, la difesa è imbarazzante: l'uscita di Ghoulam la chiave di volta
di ​Francesco De Luca
Mercoledì 1 Novembre 2017, 23:17 - Ultimo agg. 2 Novembre, 11:49
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Si è giocata più di una partita al San Paolo tra due squadre accomunate dall’idea del gioco e dalla bravura dei loro allenatori ma naturalmente divise dalle differenze tecniche ed economiche. Straordinario il Napoli nella prima mezz’ora, fino al gol di Insigne (che assist Mertens) e all’infortunio di Ghoulam, quello che ha alterato gli equilibri della sfida col City.

Uscito il mancino, sono calate la spinta sulla fascia sinistra e l’intensità del Napoli. Gli inglesi hanno cominciato ad esercitare grande pressione e a sviluppare una manovra più incisiva rispetto a una lenta partenza. Hanno guadagnato campo e attaccato con quattro uomini (Aguero più Sterling, Fernandinho e Sané). A questo forfait si è aggiunto il peso insopportabile degli errori della difesa, schierata ma colpita due volte di testa com’era accaduto otto mesi fa contro il Real Madrid, quando Sergio Ramos in sei minuti aveva annullato la rete di Mertens. Reina immobile come i suoi compagni, leggerezze imperdonabili soprattutto se la difesa è schierata.
 
 

Sembrava che Otamendi e Stones – i due difensori centrali implacabili di testa - avessero chiuso la partita, però qui c’è stato l’ennesimo cambio di scena, con la traversa di Insigne, il pareggio di Jorginho su rigore e il gol del vantaggio sfiorato da Callejon. Proprio quando il San Paolo aveva preso a infiammarsi, è arrivato il colpo di Aguero in contropiede. Alla ricerca del gol che avrebbe pesato nella corsa alla qualificazione (compromessa dopo questa sconfitta, perché potrebbero non bastare sei punti nelle ultime due giornate: e nello spareggio del 21 contro lo Shakthar non ci sarà Koulibaly, che si è fatto ingenuamente ammonire nel finale), il Napoli si era sbilanciato troppo e aveva pagato dazio al primo errore (Hysaj nell’azione del 2-3).

Partito benissimo, il Napoli avrebbe potuto fare di più ma è stato tradito dai suoi irrisolti limiti difensivi. Gli azzurri ci hanno creduto e hanno lottato con vigore fino alla fine. Lo ha fatto soprattutto il solo napoletano. La partita di Insigne è stata da vero Champion, da calciatore che ha raggiunto una dimensione internazionale. Il suo contributo - dal gol, alla traversa, ai colpi che ha regalato alla tifoseria, al supporto per la difesa - avrebbe meritato maggiore fortuna. Bravissimo Lorenzo, stella di una squadra che ora deve ricaricarsi in fretta per la tappa di campionato a Verona, perché la volata per il tricolore è la priorità. Dopo questa sconfitta contro un avversario nobilissimo che a Fuorigrotta ha centrato la quattordicesima vittoria consecutiva, più che leccarsi le ferite, c’è da capire per quanto tempo rischia di restare fermo Ghoulam, che in questi giorni firmerà il rinnovo del contratto. Sperando che non si riproponga la maledizione della fascia sinistra e che certi errori difensivi - visti col City ma ancor prima con Genoa e Sassuolo - non si ripetano perché sarebbero un freno alle ambizioni scudetto.
 
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