Milan e Fiorentina si sfilano
Gabbiadini, c’è solo la Premier League

Milan e Fiorentina si sfilano Gabbiadini, c’è solo la Premier League
di Angelo Rossi
Sabato 21 Gennaio 2017, 10:42
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Vuoi vedere che alla fine Gabbiadini resta? La matassa va sbrogliandosi, lentamente le pretendenti si defilano. Il motivo? Se il ds azzurro Giuntoli s’è convinto che la valutazione data all’attaccante è eccessiva per le quotazioni di questa finestra di mercato, il presidente De Laurentiis è irremovibile. Lui al di sotto di certe cifre non vuole assolutamente scendere. Dice 25 milioni ma è evidente che se qualche club dovesse metterne sul tavolo 21-22 l’affare si farebbe e anche in fretta.

Si è tirato fuori il Milan. Il “closing” con i cinesi è slittato a marzo e la quota italiana della società non disponeva della liquidità chiesta dal Napoli: Galliani ha quindi virato su Deulofeu, preso in prestito secco ieri sera dall’Everton, anche se il club inglese non ha gradito l’anticipazione fatta dal MIlan sul proprio sito ed è nato un piccolo giallo sul trasferimento. Discorso chiuso pure con la Fiorentina: a sorpresa Kalinic, il bomber croato che piace tanto a Sarri, ha deciso di rinunciare alla vagonata di milioni che offrivano dalla Cina. Ha scelto la maglia, resterà in viola e dunque i Della Valle non hanno più esigenza di reperire validi sostituti sul mercato. Resta così aperta qualche piccola porticina con vista Premier League. Ma gli inglesi non stanno al gioco del rialzo e aspettano le ultime ore: lontano il Watford, perché il club di Mazzarri insisteva sul prestito, sia pure oneroso. Il Southampton si è fermato a 16 milioni, nonostante il manager Puye stimi molto Manolo. 

Più o meno la stessa somma offerta dallo Stoke City, ultima società a mettersi in fila e unica potenzialmente ad aumentare la cifra: 18 milioni al massimo, quindi al di sotto dei venti. Morale della favola: in questo momento o Premier o niente. Ma alle condizioni dettate dagli inglesi, che non collimano con le esigenze del Napoli. Deciderà De Laurentiis: o tiene nel gruppo controvoglia un elemento destinato a diventare riserva delle riserve, rimettendolo sul mercato a luglio ma ridimensionando le pretese. Oppure fa un passo indietro adesso e cede il bomber a 16-18 milioni. Pruriti più che dispetti di mercato: il Napoli lo ha acquistato a 12, in estate ha rifiutato i 25 dell’Everton. A oggi prevale la linea dura del presidente: niente saldi per il Gabbia, chissà se le ultime ore del mercato diminuiranno le distanze.
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