Napoli-Milan. Insigne e Bonaventura, la fantasia made in Italy accende la sfida di Fuorigrotta

Napoli-Milan. Insigne e Bonaventura, la fantasia made in Italy accende la sfida di Fuorigrotta
di Pino Taormina
Lunedì 22 Febbraio 2016, 16:27
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Il calcio lo fanno le persone, i campioni più delle tattiche, gli individui più delle strategie. Napoli-Milan non sfugge alla regola, è un grande incrocio di destini a cominciare da Higuain contro Bacca, certo. Ma è anche il duello tra Jack e il Magnifico, tra Giacomo e Lorenzo, i re degli assist del nostro campionato. Sono due talenti italiani su cui il ct Conte (che questa sera non sarà al San Paolo) continua a tentennare e che adesso, forse, sono persino in competizione tra loro per un posto all'Europeo in Francia. Insigne, oltre ai 10 gol segnati, guida la classifica degli uomini-assist della serie A con 10 passaggi-gol e alle sue spalle, al secondo posto, c'è proprio Bonaventura, con 9 (e di gol ne ha fatti sei). La fantasia nella sfida di questa sera al San Paolo passa per loro due, non c'è che dire: d'altronde, in Europa, solo Ozil, Douglas Costa, Neymar, Suarez, e pochi altri hanno fatto più assist dei due. Il piccolo talento di Frattamaggiore ha tutto: classe e individualità, personalità ed esperienza. Il ragazzone rossonero, 1,80 cm, non pare essere assai diverso: in più ha una tale duttilità da renderlo impiegabile in qualsiasi modulo e in ogni tipo di schieramento. Infatti, nel Milan è intoccabile. Come Lorenzo lo è per Sarri, dopo aver battuto la concorrenza con Mertens.Destini simili: entrambi, a inizio stagione dovevano recitare la parte del trequartista, nei rispettivi 4-3-1-2 di appartenenza. Poi Sarri è approdato al 4-3-3 e Mihajlovic al 4-4-2. E Lorenzo e Jack sono sbarcati sulla fascia sinistra. Bonaventura ha finalmente trovato la sua identità con il tecnico serbo: con Inzaghi, lo scorso anno l'ex atalantino ha cambiato sei posizioni diverse in mezzo al campo.

Quest'anno ha cominciato da centrale, ha proseguito da trequartista (ha giocato così nello 0-4 di San Siro) e poi si è ritrovato ala sinistra. Un po' il destino di Lorenzo, vero? Anche lui, da trequartista dietro alle due punte, non si è mai trovato completamente a suo agio. E così Sarri lo ha riportato lì dove Zeman lo ha forgiato e Lorenzo ha restituito la cortesia con la migliore stagione della sua carriera (tra i gol, anche la perla proprio a Milano contro i rossoneri nella partita di andata).Ai lati esterni del prato, lui e Bonaventura possono arrecare a chiunque carestia e devastazione. Sarri lo sa e ha provato a spiegare a Callejon e a Hysaj che dovranno avere ancor di più le antenne drizzate. Non solo capaci di fare gol, ma tutti e due capaci di partecipare alla costruzione del gioco, a dannarsi l'anima nei recuperi, non disdegnando per l'appunto gli assist. Mica per nulla, Lorenzo indosserebbe il nobile numero 10 con classe e disinvoltura se solo quella maglia non fosse stata ritirata in onore del mito di Maradona. Lorenzo ha un grande sogno: conquistare lo scudetto con la maglia più amata, quella della propria città. I due sono stati insieme nel clan della Nazionale solo per qualche ora: a Coverciano, a inizio ottobre. Poi Insigne fu costretto a rientrare a Napoli a causa dell'infortunio rimediato proprio col Milan due giorni prima. Bonaventura è stato convocato dal ct Conte le ultime quattro gare, ma è andato sempre solo in panchina. Bonaventura è la nona volta che affronta il Napoli: ha segnato in due occasioni. La prima quando era all'Atalanta (l'11 aprile del 2012), la seconda nel dicembre del 2014, nel 2-0 con cui il Milan piegò gli azzurri di Benitez a San Siro. Lorenzo è alla settima sfida ai rossoneri contro cui non ha mai perso: 4 vittorie e due pareggi con il numero 24 in campo.

Tre i gol all'attivo: la doppietta dell'andata, e il gol del momentaneo 2-0 (finì poi 2-2) del match al San Paolo del novembre del 2012.Ovvio che due tipi così facciano gola a tanti in Europa. E non è un mistero che Carlo Ancelotti abbia da tempo manifestato la voglia di fare incetta di talenti della serie A: Higuain su tutti, ma anche Insigne e Bonaventura. E chissà per chi dei tre stasera si muoverà «herr direktor» Michael Reschke, il dt del Bayern Monaco che questa sera sarà in tribuna ad assistere al match tra Napoli e Milan e che sicuramente non perderà occasione per scambiare due chiacchiere prima e dopo la gara con De Laurentiis e Galliani. Più volte il presidente del Napoli ha blindato i suoi due talenti: ha spiegato che non ha alcuna intenzione di cedere i gioielli del suo club a meno che, e il discorso vale solo per il Pipita, non spunti qualcuno disposto a pagare per intero la clausola rescissoria da 94 milioni. Chiaro, in Europa nessuno ha le potenzialità economiche e finanziarie dei panzer bavaresi: evidentemente, se il Bayern dovesse davvero andare all'assalto di uno tra Insigne e Higuain, sarebbe molto complicato per il Napoli alzare le barricate. Ma questa non è storia da affrontare in questi giorni. È la notte di Insigne e Bonaventura che inseguono l'Europeo attraverso il Napoli e il Milan e i rispettivi traguardi: lo scudetto e il ritorno in Champions League. Tra i due adesso ci sono tredici punti di differenza, un abisso. E Lorenzo vuole che questa sera diventino sedici.
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