Napoli in mostra all'Archeologico:
in vetrina trofei, maglie e cimeli

Napoli in mostra all'Archeologico: in vetrina trofei, maglie e cimeli
di Gianluca Agata
Lunedì 18 Dicembre 2017, 09:44 - Ultimo agg. 16:27
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Le statue degli imperatori Claudio e Tiberio accanto alle maglie di Maradona e Hamsik, la magia di uno dei più importanti musei archeologici al mondo, il più ricco per quanto riguarda la storia dell'epoca romana, unitamente alla magia dei gol di Jeppson, Sivori e Altafini. Una squadra, una città, le memorie che divengono emozione e rinnovano attraverso le generazioni una passione fortemente identitaria dei napoletani, quella per il calcio. Si apre al pubblico dal 22 dicembre Il Napoli nel mito- storie, campioni e trofei mai visti, in mostra al MANN, esposizione nata dalla collaborazione tra il MANN diretto da Paolo Giulierini e la SSC Napoli.

Non c'è lo stadio, luogo deputato ove far sorgere un museo di una squadra di calcio, e allora la società di De Laurentiis ha scelto la partnership con il prestigiosissimo museo. Tre sale per 450 metri quadri di allestimento al piano terra nel giardino delle camelie. Sarà aperta fino al 28 febbraio 2018 tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9.00 alle 19.30. Alessandro Formisano, Head of Operations, Sales & Marketing - Società Sportiva Calcio Napoli, la riassume così: «È la prima volta che il calcio Napoli fa una mostra dedicata alla sua storia e quella del club azzurro è ricca non solo di trofei ma anche e soprattutto di un percorso che ha visto la passione della squadra andare di pari passo con l'evoluzione della città, il vero filo conduttore di tutta la mostra». E allora la mostra attinge a piene mani nelle foto dell'archivio Carbone «che ci ha dato un importante contributo dal punto di vista della fornitura di materiali fotografici del secolo scorso, preziosi per raccontare il percorso città-squadra, ma anche della Rai che ha fornito materiale e video a partire dagli anni venti».
 
Ci saranno tutti i trofei vinti dalla squadra partenopea nel corso della sua storia, ma la ricchezza del materiale è impressionante attraverso i cimeli di Momenti Azzurri, un'associazione nata nel 2007 da un'idea di Dino Alinei e Giuseppe Montanino, in collaborazione con Chrystian Calvelli. C'è il primo statuto del Napoli targato 1926, anche se le prime testimonianze esposte risalgono al 1906. Poi le immagini dell'Ascarelli, le figurine dei calciatori stampate da molti dei 23 editori che negli anni sessanta raccontavano un universo testimoniato oggi solo dalla Panini e qualche altro.

Poi i biglietti dello stadio, maglie documentazioni, medaglie, immagini. «È una mostra che è un unicum rispetto a quella classifica di una squadra di calcio. Ho visitato molte mostre - continua Formisano - ma la ricchezza di dettagli è veramente elevatissima e questo lo dobbiamo al patrimonio di Momenti Azzurri». Una mostra che ha scadenza 28 febbraio, ma già si pensa al futuro: «L'accordo è che torneremo nel 2018 e 2019 perché ci sono tanti modi di leggere la storia del Napoli. Questo serve anche a caratterizzare l'importanza del progetto che nella difficoltà di non avere un luogo deputato che è lo stadio va a cercarsi una casa di grandissima qualità». Progettata dall'architetto Andrea Mandara, per la parte grafica da Francesca Pavese, con testi di Serena Venditto, la mostra è organizzata in collaborazione con: Electa (bookshop) e Coopculture (biglietteria). Il 21 dicembre ci sarà il vernissage ma per quanti non potranno visitarla, è pronta una app per apple e android che al passaggio accanto ad ogni oggetto esposto regalerà informazioni ed emozioni. App gratuita che consentirà anche di visitare l'esposizione da lontano.
 
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