Napoli, orgoglio e rimpianto a Lipsia:
per lo scudetto niente più «distrazioni»

Napoli, orgoglio e rimpianto a Lipsia: per lo scudetto niente più «distrazioni»
di Francesco De Luca
Venerdì 23 Febbraio 2018, 09:22 - Ultimo agg. 13:57
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Il rimpianto a Lipsia affiora non per il gol di Insigne a quattro minuti dalla fine ma per l’errata gestione della partita a Napoli da parte di allenatore e giocatori. 

Sarri aveva deciso di schierare quattro titolari nel match d’andata ma ieri, dovendo provare a ribaltare l’1-3, ne ha impiegati sette. Se avesse rovesciato le scelte, il risultato sarebbe stato probabilmente differente a Fuorigrotta, con maggiori chance di accedere agli ottavi di Europa League. La prestazione alla Red Bull Arena è stata buona sotto il profilo della tecnica e dell’orgoglio, soprattutto in quel primo tempo in cui la difesa del Lipsia è stata messa sotto. Nella ripresa il Napoli ha ridotto l’intensità, però è rimasto sul pezzo, portandosi sul 2-0 e tenendo fino alla fine accesa la speranza. Troppo tardi, comunque, per compiere l’impresa contro avversari contratti perché esclusivamente concentrati sul vantaggio da difendere.

Gli azzurri vanno applauditi per questa ennesima prova di qualità. Guidati da Insigne, protagonista della serata tedesca con un assist e un gol (primo centro nel 2018 per l’unico azzurro ad avere segnato in tutte le competizioni stagionali), hanno provato a cancellare la macchia della sconfitta di Napoli: non vi sono riusciti ma si deve andare avanti. 

Non vi saranno più riflessi sulla lotta scudetto, “distrazioni” che sarebbero state inopportune per una squadra che deve gestire le forze perché l’organico non è assortito come quello della Juve. E il prossimo turno di campionato è delicato per gli azzurri, che giocheranno lunedì a Cagliari, dopo aver seguito domenica Juve-Atalanta, partita che i nerazzurri giocheranno con motivazioni inferiori rispetto a quelle che metteranno tre giorni dopo sullo stesso campo, dove si giocherà la seconda semifinale di Coppa Italia. Il Napoli ha saltato quasi tutti gli ostacoli in campionato perché è cresciuto anche caratterialmente e negli ultimi tre mesi dovrà lottare per se stesso e per la città. C’è un traguardo troppo importante per poter nutrire rimpianti per quello che non è stato nelle coppe. Tra le italiane va avanti la Lazio, travolgente contro la Steaua Bucarest, grazie a una tripletta del ragazzo di Torre Annunziata: Ciro Immobile è arrivato a trentuno reti stagionali, numeri degni di un Pallone d’oro. 
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