Mondiale, violino e record
Gilardino 2.0 sfida il Napoli

Mondiale, violino e record Gilardino 2.0 sfida il Napoli
di Bruno Majorano
Venerdì 13 Gennaio 2017, 12:30
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C’è una linea sottile (ma non troppo) che collega Pescara e Berlino. È quella che parte il 9 luglio 2006 nella capitale tedesca ed è arrivata in Abruzzo nei primi giorni del 2017, per merito del mercato di riparazione. Una linea fatta di gol, certo, ma sopratutto di emozioni, sensazioni e amicizia: quella che lega Massimo Oddo e Alberto Gilardino, due dei campioni del mondo del 2006. Il primo allenatore del Pescara a caccia di salvezza, il secondo attaccante ancora in attività che cerca il duecentesimo gol in serie A. Si sono ritrovati per raggiungere (insieme) i loro obiettivi: l’uno funzionale all’altro. «Sono convinto che possiamo fare un grande girone di ritorno. Ho rivisto con piacere Oddo e forse sarei venuto a Pescara anche se non ci fosse stato Massimo, ma è chiaro che la sua presenza è importante», sono state le prime parole di Gilardino da nuovo giocatore del Pescara. «Se penso ai 200 gol? È uno degli obiettivi, ma dopo la salvezza del Pescara».

Sì, perché l’esperienza all’Empoli (zero gol in 14 presenze) all’inizio di questa stagione di serie A, si è rivelata un flop. E allora ripartire da Pescara è molto più di una semplice scelta di vita. «Mi sono sempre allenato con la squadra ad Empoli. Fisicamente sono integro e sto bene, anche se poi deciderà Oddo. Ho grandi motivazioni per fare bene in questa piazza. Sono convinto che si possa far bene, anche se dovremo invertire da subito la rotta. Una grande mano la potranno dare i tifosi».

Il primo ostacolo si chiama Napoli, perché la partita di domenica al San Paolo sarà il primo banco di prova per Gilardino con la sua nuova maglia. Un girone fa il Pescara conquistava il suo primo punto in questa serie A contro gli azzurri dimostrando di poter essere grande anche contro le grandi, ma poi l’illusione è svanita. Per riaccendere la speranza, allora, il presidente Sebastiani ha deciso di affidarsi ad un attaccante navigato come Gila. A Empoli il suo celebre violino non ha mai emesso una nota, cosa assolutamente insolita per un attaccante da 199 gol in serie A fino ad oggi. Eccola che torna la passione per il gol e per il calcio, quello vero: una passione che due anni fa gli ha fatto anche rinunciare al contratto milionario nel campionato cinese. Troppa la voglia di mettersi in gioco, troppa la voglia di serie A. Due ingredienti che porta con sé anche oggi, a Pescara, dove è arrivato con il preciso compito di ritornare grande. Come ai tempi del Parma, del Milan e della Fiorentina. Con l’obiettivo di far suonare (e ballare) tutto lo stadio Adriatico sulle note del suo violino, quello che da troppo tempo tiene nella custodia con il rischio che la polvere si accumuli troppo.

Dal Mondiale del 2006 al Pescara del 2017: dopo 11 anni di onorata carriera, Giardino è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. La prima pagina potrebbe essere quella del San Paolo, perché, complice la neve che ha annullato il match contro la Fiorentina, il suo esordio con la maglia del Pescara è stato rinviato a domenica, e quale cornice migliore per rinascere se non quella di Fuorigrotta? Certo, i tifosi del Napoli si augurano di cuore che Gila aspetti ancora un’altra settimana per centrare l’obiettivo 200 gol. Non la pensa così Oddo che fa affidamento proprio sulla voglia e sulle reti del suo ex compagno di Nazionale per rincorrere una salvezza che adesso sembra davvero lontana. Proprio come Berlino. 

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