Napoli troppo bello con il Sassuolo,
ma contro il City serve fare di più

Napoli troppo bello con il Sassuolo, ma contro il City serve fare di più
di ​Francesco De Luca
Domenica 29 Ottobre 2017, 22:50 - Ultimo agg. 30 Ottobre, 16:04
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La risposta del Napoli è arrivata subito. Potente. Tre gol al Sassuolo (con qualche rischio di troppo ma anche con i pali colpiti da Ghoulam e Zielinski) e gli azzurri tornano al comando della classifica, rimarcando il vantaggio di tre punti su Juve e Lazio. L’Inter, stasera attesa a Verona, è temporaneamente scivolata a cinque lunghezze ma i gialloblù allenati da Pecchia sono stati finora poca cosa. Sarri ha ribadito la leadership calando un altro tris di gol (i primi due favoriti dalle leggerezze di Sensi su Allan e di Consigli sull’angolo di Callejon), dopo aver sfoderato l’ennesima impressionante quantità di palle gol.

La difesa ha lasciato a desiderare in alcune circostanze - lenti i movimenti in occasione dell’azione del pari del Sassuolo - ma questo può accadere quando si cambia uno dei due centrali. Esattamente come i tre gioielli dell’attacco, Albiol e Koulibaly sarebbero intoccabili. Sarebbero, appunto. È necessario far tirare il fiato e tocca per ora a Chiriches giocare, preferito a Maksimovic. Ci sono stati piccoli e contenuti momenti di smarrimento che non hanno condizionato gli azzurri. È questa una delle grandi differenze rispetto agli scorsi campionati, in cui bastava un episodio negativo per condizionare la prestazione e il risultato. Sarri ha individuato la causa di queste pause: improvvisamente la squadra smarrirebbe il senso del pericolo perché domina.

Per la prima volta in una partita del Napoli c’è stato il ricorso al Var: dalla regia hanno suggerito a Pairetto di mutare un rigore in punizione perché il fallo di Chiriches era fuori area, cosa che l’arbitro figlio d’arte e il suo assistente Posado avrebbero dovuto vedere senza il sostegno della moviola. Sembra che arbitri e guardalinee siano meno attenti e responsabilizzati: tanto c’è il Var...
 


Le vittorie su Genoa e Sassuolo sono il modo migliore per prepararsi al grande appuntamento di mercoledì al San Paolo, dove sbarca il City leader in Premier come nel girone di Champions. Partita dura e stimolante al massimo, perché tre punti contro un avversario reduce da 13 vittorie consecutive rilancerebbero le chance di qualificazione agli ottavi e soprattutto darebbero un’ enorme carica alla squadra in vista dei confronti che la attendono sul suolo nazionale, perché la Juve si è rilanciata dopo i passi falsi compiuti soprattutto a causa dei due rigori falliti da Dybala, l’Inter ha un’ottima andatura e la Roma si sta dimostrando solidissima (con una partita da recuperare). Si annuncia una notte stellare a Fuorigrotta, dove si registrerà un altro esaurito: il popolo azzurro può aiutare a stordire un avversario più forte sotto l’aspetto tecnico, ma non quello tattico e agonistico, come si è visto nel secondo tempo della partita a Manchester. È quello il punto da cui ripartire, con un Mertens che ha ritrovato la via del gol - tre in quattro giorni - e guida con mano ferma la squadra. L’impresa è possibile.

La Campania continua ad attraversare due fasi completamente differenti. La Grande bellezza del Napoli e la Grande rovina del Benevento, ieri all’undicesima sconfitta consecutiva contro la brillante Lazio dello scatenato Immobile. I numeri dei giallorossi, arrivati allo storico appuntamento con la serie A senza essere stati neanche un po’ rafforzati dalla dirigenza, sono da brivido. L’inizio del secondo tempo contro i biancocelesti è stato incoraggiante, ma a quel punto la squadra - colpita tre volte nei primi 24’ - era libera da qualsiasi remora psicologica. La stagione del Benevento e i risultati delle altre neopromosse (la Spal è tornata a vincere contro il Genoa dopo due mesi) confermano che urge la riforma dei campionati perché 20 squadre sono un peso che non si può più sostenere. Benevento, Spal e Verona (in campo stasera contro l’Inter) hanno conquistato 14 punti in tre. Se non si fa subito la riforma, il calcio italiano continuerà a non essere credibile e non basteranno campioni come quelli che allena Sarri per illuminarlo.
 

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