Napoli sconfitto in casa
dall'Atalanta: le pagelle

Napoli sconfitto in casa dall'Atalanta: le pagelle
di Mimmo Carratelli
Domenica 26 Febbraio 2017, 09:29 - Ultimo agg. 13:35
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6 REINA
Niente da fare sui due gol da distanza ravvicinata, ma che sia stato un terzino a segnare (Caldara) mette ancora sotto accusa l’organizzazione difensiva sorpresa dagli inserimenti in area del difensore atalantino. Graziato da Petagna, tutto solo in area, dopo il “buco” di Maksimovic. Una spettacolare uscita fuori area, in tuffo di testa, a precedere l’intrusione di Petagna.
 
5 HYSAJ
Spinge sull’esterno e offre due buoni palloni a Insigne (38’) e Mertens (39’). Soffre le puntate di Spinazzola sulla fascia. Quando gli tocca Gomez incappa nell’ammonizione per fallo sul piccolo argentino. Rischia il secondo “giallo” per un altro intervento falloso sul Papu. Molta corsa, ma poca lucidità, evidentemente stanco. Lascia il posto a Maggio (79’).
 
5 MAKSIMOVIC
Largo all’uomo-toro per la diffida a Koulibaly. Gioca sul centro-destra. E’ efficace in alcuni interventi su Gomez e su Petagna. Salva in corner una puntata nell’area azzurra del terzino Toloi tutto libero sulla sinistra dei sedici metri. Ma è clamoroso il mancato intervento su Petagna che fila tutto solo verso Reina e, per fortuna, l’attaccante triestino spreca l’occasione.
 
6 ALBIOL
Petagna (1,88) si defila spesso sulla destra atalantina e Albiol (1,90) va a pescarlo bloccandolo. Lo insegue anche a centrocampo quando il centravanti arretra. Conclude a suo favore il duello di fisico contro l’attaccante molto mobile e sempre insidioso soprattutto nel far girare la squadra e dettare la profondità. Nel finale punta al gol, ma Berisha para.
 
6 GHOULAM
Atteso da Conti, sembra avere maggiore iniziativa. Fantastico un lancio a Insigne (43’) non sfruttato. Poi tutta una serie di cross molto efficaci su uno dei quali Callejon manca il gol (76’). Mette palloni nell’area atalantina sino alla fine e sembra l’unico schema efficace del Napoli. Ma la difesa bergamasca è stretta e ben piazzata, gli attaccanti azzurri sono soverchiati.
 
4,5 ZIELINSKI
Primo tempo in ombra, preoccupato di coprire la fascia dove spinge Spinazzola. Una conclusione alta dal limite è lo squillo solitario nei primi 45’. Anche nella ripresa, fa poco. Una conclusione a fil di palo (73’) e un tiro parato (94’) sono di scarso rilievo. Manca nella solita spinta offensiva. Forse sarebbe stato più utile Rog.
 
6 DIAWARA
Protagonista di un modesto tran-tran. Si muove, è presente nelle zone calde, contrasta, si fa valere costringendo Kurtic in copertura. Però mai un passaggio illuminante, un cambio-gioco efficace, un tocco geniale. Resta nel limbo della partita grigia di tutta la squadra. Inutilmente in campo sino alla fine.
 
5 HAMSIK
Tiene in soggezione Kessié e potrebbe fare di più, ma si fa ingabbiare dal centrocampo atalantino, spesso uomo contro uomo e raddoppi immediati. Col passare del tempo diventa impreciso, passaggi intercettati e lanci fuori misura. Non emerge e il Napoli si affloscia attorno a lui. Esce dopo quasi un’ora, dentro Milik.
 
5 CALLEJON
Marcato da Masiello, deve anche rincorrere Spinazzola sulla fascia dove gioca spesso Gomez. Mette a lato la palla-gol creatagli dal cross di Ghoulam. Un colpo di testa che avrebbe potuto dare speranze al Napoli in undici contro dieci. Non trova mai il guizzo decisivo.
Una partita sotto tono come l’intera squadra azzurra.
 
6 MERTENS
Contro un’Atalanta super organizzata ha due guizzi nel finale del primo tempo: un conclusione a fil di palo, la punizione sventata da Berisha e dall’incrocio. Ma difficilmente supera i difensori bergamaschi. Stretto spesso tra due, non vince un contrasto. Va a sinistra con Milik e Pavoletti in campo. Non sfonda neanche sull’out.
 
6 INSIGNE
E’ il primo a mirare la porta di Berisha, ma il tiro a giro accarezza la parte alta della traversa (6’). Sembra l’annuncio di una splendida serata, ma col passare del tempo non trova più lo spunto felice. Arretra, si accentra, gira per il campo, ma trova sempre la decisa opposizione della difesa bergamasca. Esce nel finale.
 
5 MILIK
Entra attorno all’ora di gioco rilevando Hamsik. Il Napoli è sotto di un gol ed è la prima mossa di Sarri per sfondare il muro atalantino. Cerca di far valere il fisico, ma il giovane Caldara è un osso duro. Murato al primo tentativo di tiro. Cerca il dialogo con Mertens spostatosi all’ala sinistra. Riesce a far molto poco.
 
5 PAVOLETTI
Dal 79’ al posto di Insigne, va in scena il doppio centravanti, in tandem con Milik, una soluzione mai provata e che non rende nulla. Svetta due volte di testa, ma sono conclusioni che non allarmano Berisha. Soluzioni deboli e in precario equilibrio. Il Napoli attacca confusamente in massa e l’Atalanta fa muro.
 
6 MAGGIO
Entra per Hysaj (79’) stanco e ammonito. Spinge sulla fascia destra, riesce a liberarsi per il cross, ma Pavoletti prima e Mertens poi sono bloccati dai difensori atalantini. Gioca prevalentemente in attacco perché l’Atalanta nel finale, anche dopo il raddoppio, si chiude e restringe ancora di più gli spazi. Napoli impotente.
 
5 SARRI
Il Napoli cade sul primo dei quattro ostacoli dei suoi undici giorni di fuoco, tenuto a bada e infilato da un’Atalanta più fresca e super-organizzata. Sarri schiera la formazione di Madrid (solo Maksimovic per Koulibaly diffidato) e, forse, è stato un errore. Serviva un profondo turn-over per sfruttare energie superiori. I cambi, col Napoli in superiorità numerica per l’espulsione di Kessié (64’), hanno creato confusione. Il doppio centravanti (Milik e Pavotelli) è stata una soluzione estemporanea. Squadra lenta e imprecisa. I due legni colpiti da Insigne e Mertens non salvano la prestazione sotto tono. Brutta botta al San Paolo.
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