Il Napoli punta sull'uomo dell'Est:
c'è Milik per la prima di Champions

Milik
Milik
di Pino Taormina e Roberto Ventre
Mercoledì 13 Settembre 2017, 10:06 - Ultimo agg. 10:57
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Inviati a Charkiv

Il mago che arriva dall'Est. Un po' più nord, ma Milik deve in ogni caso sentire il profumo di casa. Poco importa che sia nato cinque anni dopo la caduta del muro di Berlino e di quello che si respirava ai tempi della cortina di ferro sa soltanto qualcosa per i racconti dei suoi familiari. Eppure per sentirsi più vicino alla sua terra, forse per qui vialoni tutti uguali costruiti sicuramente nell'epoca sovietica. Allora Milik decide che è il caso di rispondere alla domande nel suo polacco. Perché l'interprete lo conosce e poco importa se questo costringe il povero traduttore a uno slalom complicato tra il polacco, l'ucraino e l'italiano. Il ventre dello stadio del Metalist, nonostante sia stato abbandonato da alcuni mesi dal vecchio club fallito, farebbe invidia alla maggior parte degli impianti italiani. Arek sgrana gli occhi gonfi di candore e per qualche verso di ingenuità, stupefacente in un ragazzo di 23 anni che le ha viste davvero tante nella sua vita. Non solo nel calcio. 

Stamani Sarri lo ha provato nella formazione dei titolari: salvo sorprese, toccherà a lui piazzarsi al centro dell'attacco azzurro questa sera nell'esordio di Champions con lo Shakhtar.
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