Napoli, il tour de force di Sarri
turnover e pochi ritiri

Napoli, il tour de force di Sarri turnover e pochi ritiri
di Pino Taormina
Lunedì 5 Settembre 2016, 10:58
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Ventidue giorni di fine estate e d’inizio autunno non decidono una stagione, ma sono sufficienti per cominciare a capirla. E a essere curioso, probabilmente, è soprattutto Sarri che attende con ansia l’inizio della Champions per valutare l’impatto della grande Europa sul rendimento in campionato. 

La sosta è stata preziosa per cominciare a inserire Maksimovic, Diawara e Giaccherini nei meccanismi azzurri e fare in modo che raggiungano una condizione almeno accettabile per la ripresa. Tra oggi e domani torneranno tutti i nazionali impegnati per le qualificazioni ai Mondiali e a quel punto il tecnico azzurro potrà cominciare a lavorare nel modo che preferisce: ovvero, con la squadra al completo. Ancora non ha fatto l’abitudine alle assenze per gli impegni con le nazionali, è una cosa che fa fatica a digerire. Ha calcolato persino i giorni che, da qui a fine novembre, dovrà fare allenamenti a ranghi ridotti: 33 giorni. 

Un tour de force, con una gara praticamente ogni tre giorni da qui al 2 ottobre, quando ci sarà la seconda sosta della stagione. Non un settembre di fuoco, tenendo conto degli impegni del calendario perché sulla strada ci sono avversari molto alla portata. Proprio per questo pensa ai primi test: ci sarà spazio per Giaccherini (che ha recuperato), Rog, Maksimovic e Zielinski fin da subito, e a Diawara appena sarà in condizione. 

Dunque, la vera insidia è che si dovrà scendere in campo quasi in apnea, in pratica ogni 72 ore. Sarri sta lavorando timidamente anche sul modulo. Con i nuovi acquisti ha diverse opzioni: dal 4-4-2 al 4-2-3-1. Ma è chiaro che adesso si punta ancora sull’intoccabile 4-3-3. Saranno giorni impegnativi e delicati per gettare le basi del nuovo Napoli, con l’esordio europeo a Kiev con la Dinamo e la gara casalinga con il Benfica in Champions League e gli impegni a casa di Palermo, Genoa e Atalanta in campionato, oltre a Bologna e Chievo.
 
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