Spallata del Napoli per Maksimovic
il serbo ha detto sì e il Torino vacilla

Spallata del Napoli per Maksimovic il serbo ha detto sì e il Torino vacilla
di Pino Taormina
Mercoledì 5 Agosto 2015, 08:21 - Ultimo agg. 08:23
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Nikola Maksimovic ha detto sì. E non è poco. La missione torinese del Napoli consegna un risultato più che positivo sul fronte del centrale serbo, cresciuto nella Stella Rossa Belgrado nel mito di Prosinecki. L’incontro con il rappresentante italiano del difensore del Torino, Sergio Berti (il manager è il potentissimo Fali Ramadani) ha dato, probabilmente, l’accelerata decisiva: 1,5 milioni netti offerti al giocatore più una gamma di premi che permette di raggiungere con comodità quota 1,8 milioni per cinque anni. Insomma, il serbo passerebbe a moltiplicare per sei il suo stipendio attuale (al Toro guadagna 300 mila euro a stagione).



Ovvio che sia arrivato il via libera al trasferimento. Con conseguente pressing sul Torino perché accetti l’offerta del Napoli. C’è un tacito patto tra Torino e Napoli per definire la trattativa solo tra qualche giorno, quando magari Cairo avrà trovato anche un sostituto alla partenza di Maksimovic. Allo stesso modo, però, il club granata ha acconsentito che Giuntoli incontrasse l’agente del difensore senza, però, dare autorizzazioni formali. In questo complicato gioco di sottintesi l’entourage del serbo ha incontrato i dirigenti azzurri e ha definito i termini dell’intesa. Nel vertice Berti ha subito dato la priorità al Napoli, che peraltro già nel 2013 era andato molto vicino all’ingaggio. Un’attestazione di stima importante in un affare dai contorni economici rilevanti. Ora come ora Nikola è legato al Torino sino al 2018. L’offerta a Maksimovic fa sì che i dirigenti del Toro si ritrovino senza grandi spazi di manovra, considerando i limiti del budget per il monte-stipendi. Si sa che Cairo chiede 20 milioni, mentre De Laurentiis non intende spingersi oltre quota 16. Magari a 18, ma solo inserendo i bonus in caso di raggiungimento della Champions. Dovesse andare in porto la trattativa, sarebbe uno degli acquisti più costosi di De Laurentiis, dopo Higuain, Quagliarella, Inler e Cavani. Un martedì quasi chiave nella faccenda, che ha portato a una più nitida definizione dei milioni gettati sul tavolo nella corsa al centrale. Intanto filtra un’indiscrezione: il Napoli avrebbe proposto De Guzman al Sassuolo.



Un modo per arrivare il prima possibile a Vrsaljko. I fari sull’operazione non si sono spenti, perché Sarri ha chiesto a Giuntoli di insistere fino alla fine. È il terzino croato la prima scelta azzurra e quindi pur di arrivare a lui, il Napoli è disposto ad aspettare ancora qualche giorno. Certo, non è un mistero che Vrsaljko piace anche a De Laurentiis. Già Benitez aveva messo gli occhi su di lui a gennaio, ma è altrettanto vero che Di Francesco all’epoca lo considerava incedibile. Tattiche di avvicinamento a fari spenti? Può essere, ma questo affare comincia a somigliare a un thrilling o a una spy-story. Jacopo Sala resta in stand-by: il terzino del Verona ha una intesa con il club azzurro che, però, considera l’esterno l’ultima spiaggia in caso di mancato arrivo di Vrsaljko. Difficile D’Ambrosio mentre anche Oikonomu del Bologna resta una pista B, anche se assai gradita a Sarri.



Il Napoli deve pure vendere. E alla svelta: Zuniga non ha ancora offerte ufficiali, il colombiano andrà via in operazioni last minute. Vargas non vuole saperne di andare in Qatar mentre Inler è a un passo dal Leicester che ha offerto al Napoli 3,5 milioni (offerta accettata dal club azzurro) ma Lamberti flirta anche con lo Schalke 04. In ogni caso, lo svizzero andrà via. Tante offerte anche per Koulibaly (le ultime dell’Everton e dello Stoccarda), ma non è escluso che il francese resti a Napoli. Cruzeiro o Palmeiras nel futuro di Henrique. Rafael non resterà a fare il terzo e cerca una squadra dove fare il titolare. Capitolo Callejon: non ha offerte importanti, ma è chiaro che è l’unico degli attaccanti che il Napoli non considera incedibile.