Milan-Napoli, Mihajlovic: «Il passaggio al Napoli? Non si concretizzò per una scelta mia»

Milan-Napoli, Mihajlovic: «Il passaggio al Napoli? Non si concretizzò per una scelta mia»
di Roberto Ventre
Sabato 3 Ottobre 2015, 14:50 - Ultimo agg. 16:33
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Milano. Mihajlovic parla della trattativa che non si concretizzò con De Leurentiis per il suo passaggio al Napoli. "Ringrazio e ringrazierò sempre il presidente De Laurentiis, parlammo ma poi la cosa non andò in porto. Lui non ha colpe, le colpe sono state tutte mie. Fu una mia scelta". Elogia il Napoli ma precisa. «Dipende tutto da noi, se noi giochiamo come abbiamo giocato contro l'Inter, o nel primo tempo di Udine o il secondo tempo di Genova, possiamo andare in Champions».



Cosi' Sinisa Mihajlovic inquadra la partita di domani a San Siro, Milan-Napoli. E aggiunge: «Se giochiamo come nel secondo tempo di Udine o il primo tempo di Genova non arriviamo nemmeno in Europa. Se invece ci esprimiamo al massimo possiamo centrare la Champions. Sappiamo che domani affrontiamo una squadra forte che sta bene. Per me Higuain è l'attaccante più forte d'Italia e forse d'Europa. Dovrà essere uno stimolo in più per i nostri difensori per marcarlo bene e non fargli fare gol.
Poi sappiamo che anche loro hanno i punti deboli». Poi molto d'affetto verso Sarri: «Maurizio è un amico e lo stimo molto anche se è arrivato tardi sui grandi palcoscenici. Ci siamo anche scambiati alcuni messaggi dopo la partita con la Lazio. Sappiamo che è una squadra molto organizzata con un notevole potenziale d'attacco, dal centrocampo in su sono molto pericolosi».




Poi parla dei problemi del Milan. «Speravo di sistemarli prima, ma sono convinto che li sistemerò. So che non è una cosa facile, perché è una cosa mentale. Non è un problema né fisico né tattico perché se no non riusciremmo a giocare meglio in 10 che in 11 come contro il Genoa».



Sinisa Mihajlovic carica la squadra in vista della sfida contro il Napoli. «Dobbiamo scendere in campo con la mentalità giusta e - avverte - se non mettiamo in campo la stessa cattiveria degli avversari non riesci a vincere. Non vinciamo solo perchè ci chiamiamo Milan, dobbiamo correre più degli altri».