Napoli. Sarri: «Tifo per gli azzurri dalle elementari. Valdifiori? Uno dei 3 più forti centrocampisti d'Italia»

La voce di Sarri rimbomba quasi timida a Milano Marittima, mentre ritira il Carlino d’oro dalle mani di Arrigo Sacchi: «Se sono diventato allenatore è perché ho sempre ammirato uno come lui». Poi racconta: «Allenare il Napoli era il mio sogno fin da bambino: sono nato casualmente in quella città da due genitori toscani ma nella mia ingenuità ho sempre pensato che ognuno di noi dovesse tifare per la squadra delle città dove era nato. E così, tra decine di fiorentini, io mi sono trovato sempre a tifare per il Napoli da solo».



Dice, emozionato, che di più non può dire di questa avventura che sta per iniziare perché «c’è una presentazione ancora da fare». Racconta la sua gioia: «Faccio la cosa più bella del mondo, questo non è un lavoro, lo farei anche gratis». Infine esalta Valdifiori: «È un giocatore che ha una velocità di idee e una velocità di muovere la palla uniche. Ha qualità tecniche e mentali, la qualità fisiche sono normali: è l’esempio che si può giocare a calcio anche senza avere una fisicità enorme. Nel giro degli ultimi 3 anni è diventato uno dei centrocampisti più forti d'Italia. Madre natura gli ha regalato questa rapidità di pensiero unica».