Gol belli e spesso decisivi, implacabile a Fuorigrotta: al San Paolo ha segnato sette delle otto reti in campionato, fuori casa le due in Europa League. La svolta con Sarri, la terapia del sorriso del tecnico ha fatto effetto, molti più sorrisi in campo e meno proteste per gli errori dei compagni: a Genova, però si è rivista un'immagine di rabbia per il rigore non concesso da Doveri, nettissima la trattenuta di Burdisso non sanzionata dall'arbitro. Un errore di valutazione pesante, un motivo in più per il Pipita per rifarsi contro l'Udinese, una delle squadre italiane alle quali non ha segnato in campionato che però ha colpito in Coppa Italia segnando l'anno scorso il rigore decisivo per la qualificazione al San Paolo. Un'altra serata che vuole vivere da protagonista prima delle due partite con l'Argentina (la prima a Buenos Aires contro il Brasile e la seconda in Colombia), una sosta di campionato che questa volta sarà di lavoro con la sua nazionale dopo le due precedenti vissute a Castelvolturno. Per Gonzalo l'opportunità di migliorare ulteriormente i suoi numeri e di avvicinarsi a Diego, per il numero di gol consecutivi realizzati al San Paolo. Un fuoriclasse determinante, il Napoli dipende dalle sue giocate, come tutte le squadre dipendono dai loro campioni: la teoria confermata in settimana da Sarri che non a caso fin dal primo momento ha dichiarato che Higuain è destinato a giocare un po' di più di tutti gli altri.
L'argentino ha saltato, infatti, una sola partita, quella di giovedì sera al San Paolo contro il Midtjylland, poi ha sempre giocato titolare nelle undici partite di campionato e nell'esordio di Europa League al San Paolo con il Bruges ed è partito in panchina subentrando e facendo gol nelle due trasferte europee contro Legia Varsavia e Midtjylland.
Numeri sempre più da record di Higuain, uno degli ultimi top player rimasti in A, in corsa più che mai per la classifica dei bomber a caccia di Eder che ha segnato un gol in più e stasera gioca con la Samp contro la Fiorentina: la sfida è lanciata.